Mondiali Zurigo 2024, aperta un'inchiesta sulla morte di Muriel Furrer: "Al momento non possiamo trarre conclusioni sulle misure di sicurezza"

A distanza di quasi 48 ore dalla tragedia costata la vita alla 18enne Muriel Furrer, si sa ancora molto poco della dinamica dell'incidente. avvenuto durante i Mondiali di Zurigo 2024. La giovane atleta svizzera è finita fuori strada durante la gara Junior, svoltasi giovedì 26 settembre, e, dopo qualche ora in ospedale, si è spenta a causa delle conseguenze della caduta. Furrer è uscita di strada in prossimità di una curva a sinistra in discesa, caratterizzata dalla presenza di un bosco, nel territorio del comune di Küsnacht (SpazioCiclismo)

La notizia riportata su altri media

In segno di rispetto l’Uci e il comitato organizzatore, che non hanno sospeso le gare iridate dopo un consulto con la famiglia della sfortunata ciclista, hanno ridotto le cerimonie di premiazione alla semplice consegna di medaglie (fra gli under 23 vittoria del tedesco Behrens, miglior azzurro Pellizzari undicesimo), senza inni e bandiere. (Quotidiano Sportivo)

La notizia più brutta arriva alle 14.50 di venerdì 27 settembre in un comunicato ufficiale dell’Uci, l’Unione Ciclistica Internazionale, dove c’è una foto di Muriel Furrer in bianco e nero. (La Gazzetta dello Sport)

Ma è davvero andata così? Ma davvero Muriel Furrer, 18 anni compiuti soltanto da due mesi, è rimasta esanime e senza ricevere soccorsi tempestivi in un boschetto della discesa di Küsnacht, alle porte di Zurigo, lungo il tracciato della più importante corsa ciclistica planetaria, il campionato del mondo, senza che nessuno si accorgesse che la ragazzina svizzera, morta ieri all’ora di pranzo dopo 18 ore di agonia, non faceva più parte del gruppo della corsa juniores? È possibile che nessun giudice, motociclista o volontario sul percorso abbia visto la sua rovinosa caduta lungo una discesa ripida e a tratti pericolosa dove nei giorni scorsi c’erano già stati incidenti? E se qualcuno si fosse accorto di lei e se l’elicottero non fosse atterrato dopo quasi due ore, come dicono gli abitanti del posto, e come confermerebbe un video pubblicato dal sito elvetico Blick, la sua giovanissima vita si sarebbe potuta salvare? In una dolente quanto inutile conferenza stampa convocata ieri sera, organizzatori e Unione Ciclistica Internazionale hanno ammesso di non avere informazioni sulla dinamica dell’incidente (pare che Muriel fosse in coda ad altre due atlete che però non si sono accorte di nulla) ma hanno invocato un’approfondita istruttoria sui soccorsi (sta indagando la gendarmeria) che di certo non sono stati tempestivi ma per colpa di chi non è dato a sapersi. (Corriere della Sera)

L'amore per la natura, lo sci di fondo e la bicicletta: chi era Muriel Furrer

Quali sono le priorità? (Corriere del Ticino)

Muriel, 18 anni, è caduta da sola, andando dritta. Conosceva il percorso, conosceva quella curva nel bosco di Küsnacht. (la Repubblica)

Anche in chi non l’aveva conosciuta, la diciottenne elvetica ha lasciato l’impressione di essere perdutamente innamorata della vita e della bicicletta. Nella comunicazione ufficiale c’è scritto che "con la morte di Muriel Furrer, la comunità ciclistica internazionale ha perso una atleta che aveva davanti un avvenire radioso". (La Gazzetta dello Sport)