Guerra in Ucraina, fischi per Magi alla festa di AVS: "Non rinuncio a parlare"

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La Stampa INTERNO

Guerra in Ucraina, fischi per Magi alla festa di AVS: "Non rinuncio a parlare" Qualche momento di tensione alla festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra quando si arriva sui temi della politica internazionale. Le prime scintille nascono tra il segretario di +Europa Riccardo Magi e Giuseppe Conte in merito alle elezioni presidenziali americane e la figura di Trump, per poi spostarsi sul tema della guerra in Ucraina. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

, 08:48 I leader di assieme sul palco: "Costruiamo l'alternativa a Meloni" Riproduzione riservata (Gazzetta di Parma)

(Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)

La foto di gruppo rappresenta il perimetro, per dirla in politichese. Poi ci sono due assenti, almeno potenziali: Carlo Calenda e, soprattutto, Matteo Renzi, sul cui approdo tra le fila dei progressisti si parla ormai da mesi. (Il Fatto Quotidiano)

C.sinistra: Fratoianni, 'va allargato ma non con una sedia in più, serve proposta credibile'

Incalzato dalle diverse domande, il presidente del Movimento 5 Stelle ha poi proseguito ripetendo: "Conte oggi non dichiara". Scherza così Giuseppe Conte con i cronisti che lo aspettavano alla prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra, ironizzando sulla forte pioggia che ha colpito Roma a pochi minuti dal talk previsto insieme a Elly Schlein, Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi (ilmessaggero.it)

Alla prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra, 'Terra!' a Roma, il campo largo, esclusi Matteo Renzi e Carlo Calenda, si riunisce sul palco per discutere di come costruire l'alternativa al centrodestra. (Il Mattino di Padova)

"Quando qualcuno mi chiede se dobbiamo allargare centrosinistra e il fronte progressista io rispondo sì, ma aggiungo che dobbiamo allargarlo alla società italiana e al consenso, perché dobbiamo recuperare i tanti, troppi, troppe, tante che non votano più, non partecipano più e non lo fanno forse perché si sono sentiti delusi o traditi da scelte anche quando al governo del Paese non c'era la destra". (Civonline)