Il rimbalzo delle Borse asiatiche dopo la vittoria di Trump. L’attenzione si sposta sulla Fed

07/11/2024 ECONOMIA

Gli indici di Borsa hanno recuperato le perdite iniziali della giornata in Asia dopo che le azioni statunitensi sono salite a livelli record, mentre gli investitori consideravano le conseguenze del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca per l’economia e per il mondo. Gli investitori hanno anche rivolto la loro attenzione alla decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse che verrà presa giovedì. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

L'appetito per il rischio ha spinto l'S&P500 e il Dow Jones a toccare i nuovi massimi storici. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha innescato un prepotente rally di Wall Street sulle attese per la messa in campo delle misure fiscali ultra-espansive a sostegno delle imprese. (il Giornale)

Il Bond Usa 10 anni sale al 4,48% dal 4,30% di lunedì: era al 4,15% 15 giorni fa; la media di ottobre è del 4,07%, quella di settembre del 3,73%. Netto rialzo dei rendimenti americani dopo l’elezione di Trump a Presidente degli Stati Uniti. (Eutekne.info)

Oppure, follow the money, come ai tempi della Gola Profonda del Watergate. Le Borse, il dollaro, i Bitcoin: vola tutto, nel radioso day after del Trump vincitore, che promette di aggiustare le crepe di questa America arrabbiata e impaurita. (la Repubblica)

Dopo il trionfo elettorale di Donald Trump, inatteso almeno per le percentuali di consenso raccolte superiori alle previsioni, si moltiplicano le analisi dei possibili scenari relativi ai mercati finanziari. (Milano Finanza)

Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco. Le prime reazioni sui mercati sono ben definite ed in linea con quanto ci si aspettasse nello scenario di vittoria repubblicana. (Advisoronline)

Gli analisti di Barclays hanno sottolineato che le tariffe commerciali promesse da Trump rappresentano un «rischio chiave per l'Europa» e quindi «i titoli azionari europei continueranno probabilmente a rimanere indietro rispetto a quelli statunitensi su base relativa». (Italia Oggi)