Sfida per il Futuro: perchè il duello Trump-Biden può decidere le sorti di mezzo mondo

Per le prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti, il paese si prepara a un evento politico di vasta portata che vede nuovamente fronteggiarsi due figure centrali della politica americana: Donald Trump e Joe Biden. Entrambi i candidati portano con sè una storia politica significativa e visioni contrapposte su molteplici aspetti che definiscono il futuro degli Stati Uniti. Donald Trump, esponente del Partito Repubblicano, punta a riconquistare la presidenza dopo il suo mandato dal 2017 al 2021. (QC QuotidianoCanavese)

La notizia riportata su altri media

Quest’anno il Super tuesday cade il 5 marzo, ma non si prevedono grandi sorprese perché sia l’ex presidente Donald Trump che il presidente Joe Biden sono in netto vantaggio rispetto ai rivali interni ai propri partiti. (WIRED Italia)

E il nome di Donald Trump può essere su tutte le schede, dopo che ieri la Corte Suprema ha bocciato, all’unanimità – nove a zero – la decisione della Corte Suprema del Colorado di escludere l’ex presidente dalle primarie in forza d’un emendamento della Costituzione. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Mentre la folla intonava “Usa! Usa”, Trump ha detto che gli elettori gli hanno consegnato una “notte incredibile”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il Super Tuesday può risultare fondamentale per le primarie repubblicane e per la definizione del candidato alle elezioni presidenziali Usa 2024. Donald Trump, in netto vantaggio, può fare bingo già oggi? Nei 15 stati dove oggi si svolgono primarie repubblicane sono in palio in tutto 865 delegati, oltre un terzo del totale, 2429, che parteciperà alla convention di luglio. (Periodico Daily)

Ovvero nelle prime sfide per la nomination del partito – sia democratico o repubblicano – le settimane inaugurali servono per generare la spinta politica giusta. Gli esperti di elezioni americane ricorrono a una frase per spiegare che la corsa delle primarie è a un momento decisivo. (La Stampa)

E’ uno schema che piace poco agli americani, dicono i sondaggi; che dimostra l’inerzia del sistema politico, incapace di un ricambio generazionale e che lascia aperte incognite importanti. Anzitutto, i vari guai giudiziari per Trump, che ha però ottenuto ieri una (prevedibile) sentenza della Corte Suprema sulla sua candidabilità; e il declino (di età, di consenso) per Joe Biden (la Repubblica)