Tre amici di Castel San Giovanni ricordano lo tsunami: "Vivi per miracolo"
“Eravamo ragazzi senza troppi pensieri e quell’esperienza ci ha cambiati”. Gabriele Zambianchi, Ezio Mulini e Marco Bollati vent’anni fa, il 26 dicembre del 2004, erano in una località turistica vicino a Phuket, in Thailandia, quando lo tsunami che devastò il Sud Est Asiatico travolse vite, abitazioni e tutto quanto incontrò sulla sua strada. Loro, che erano partiti da Castel San Giovanni per trascorrere il Natale al caldo, si salvarono, ma quelle immagini di morte e distruzione se le sono portate dentro e ogni anno, il 26 dicembre, è come rivivere quei giorni. (Libertà)
Ne parlano anche altri giornali
«Il dolore è lo stesso di vent’anni fa; ti assale e ti toglie il fiato. Nel suo cellulare Gianni Paronuzzi-Ticco ha centinaia di immagini del figlio, morto con la moglie nello tsunami che il 26 dicembre 2004 sconvolse il Sud Est asiatico. (La Stampa)
Fu terribile». A fine ottobre avevo pubblicato il mio undicesimo album in studio “Quanti amori” e decidemmo di partire per staccare, fermarci per qualche giorno. (Corriere della Sera)
Paolo Galli, oceanografo e direttore del Marhe Center maldiviano dell'Università Bicocca di Milano, riporta le testimonianze di chi si trovava nel Paese (Corriere della Sera)
«Sotto certi aspetti posso dire di essere nata, anzi rinata, proprio quel giorno». Su quel che vide, sulla sua incredibile esperienza di sopravvissuta, ha scritto un libro, «L'onda», edito da De Agostini, più volte ristampato e poi tradotto anche in India. (Corriere della Sera)
Sono passati 20 anni dalla tragedia al largo dell'isola di Sumatra: un terremoto di magnitudo 9.1, il maremoto, le onde che si abbatterono sulle coste di 14 Paesi. Un momento buio per l'Asia, che tutt'oggi ricorda quanto successo: più di 220mila persone sono morte in quello che viene ricordato come uno dei disastri naturali peggiori della storia dell'umanità. (DiLei)
Il cantante racconta al Corriere della Sera quei terribili momenti, la paura che l’ha travolto e il senso di colpa con cui ha fatto i conti. In quelle zone martoriate dal terremoto e dalle onde alte fino a trenta metri, c’era anche Gigi D’Alessio, in vacanza con la famiglia a Soneva Fushi, alle Maldive. (OGGI)