Lo strazio del papà: «Nostro figlio non tornerà più ma chi l’ha perseguitato deve pagare»

SENIGALLIA Il dolore è immane. Così come la necessità di sapere perché il disagio provato dal figlio sia rimasto inascoltato, soprattutto tra le mura scolastiche. Strazio e determinazione hanno guidato ieri mattina alla caserma dei carabinieri di Marzocca i genitori del 15enne che si è tolto la vita dopo aver subito atti di bullismo. Hanno presentato un’integrazione alla querela già sporta lo scorso lunedì, per mettere nero su bianco quegli elementi che, credono, siano fondamentali per l’indagine avviata dalla procura. (corriereadriatico.it)

Ne parlano anche altre fonti

Funerali di Leonardo, il 15enne vittima di bullismo: la diretta da Senigallia 00:00 (La Stampa)

SENIGALLIA. «Ho chiesto aiuto al professore di sostegno ma lui non fa nulla. (La Stampa)

I genitori di Leonardo, il 15enne che si è tolto la vita a Senigallia (Ancona) lunedì 14 ottobre, hanno consegnato ai carabinieri messaggi whastapp che integrano la denuncia già presentata dalla madre per bullismo (Il Fatto Quotidiano)

15enne morto, Valditara chiede ulteriori approfondimenti

SENIGALLIA (ANCONA) — Ci aveva provato, Leonardo, a raccontare a un professore quello che stava vivendo. Si era confidato con il docente di sostegno della sua classe l’8 ottobre, sei giorni prima di togliersi la vita, sparandosi in bocca con la pistola del padre, che fa il vigile urbano. (La Repubblica)

Il 15enne, che si è tolto la vita il 14 ottobre scorso con la pistola del padre, aveva mandato dei messaggi whatsapp alla madre spiegando che era a disagio a scuola e che voleva lasciarla. “Non ce la faccio più, l’ho spiegato al prof ma lui non mi ascolta”. (Il Fatto Quotidiano)

Il Ministro Valditara ha richiesto un ulteriore approfondimento, anche alla luce delle dichiarazioni rese dai genitori del ragazzo quindicenne e delle testimonianze pubblicate sui giornali da parte di studenti e amici del giovane. (QUOTIDIANO NAZIONALE)