Crescono i lavoratori in Italia a livelli record ma solo grazie ai nuovi autonomi
Nuovo record per il numero di lavoratori attivi in Italia. Nel mese di luglio sono stati superati per la prima volta da quando esistono le serie storiche i 24 milioni di occupati (24,009 milioni per la precisione). Da inizio anno ci sono stati 490mila occupati in più, 56mila solo tra giugno e luglio. Occupazione, cresce quella femminile «Un dato positivo riguarda l’occupazione femminile, che conferma la crescita dei mesi precedenti, con 54mila nuove occupate, mentre resta stazionaria la situazione degli uomini», spiega Francesco Seghezzi, presidente dell’associazione Adapt, che prosegue: « il 2024 è stato un anno positivo per le lavoratrici italiane, che sono state protagoniste di una crescita doppia rispetto a quella maschile, +2,9% contro un +1,5%. (Wall Street Italia)
Su altre fonti
Già il 2023 vedeva +437 mila occupati permanenti e in questo caso resta forte la spinta dell’occupazione stabile. L’Istat evidenzia come tale crescita sia trainata dalle donne e dagli autonomi. (Agenda Politica)
Mai così tanti italiani con un posto di lavoro: cresce l'occupazione, cala la disoccupazione, si riduce il precariato. L'occupazione a luglio aumenta (+0,2%, pari a +56 mila unità) premiando praticamente donne, autonomi e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 25-34enni. (ilmessaggero.it)
"L’occupazione in Italia raggiunge un aumento record pari a +56 mila occupati. Questi dati confermano che il cambio di impostazione sul fronte lavoro voluto dal Governo Meloni ha dato e continua a dare ottimi risultati. (Civonline)
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Rispetto al mese precedente, il tasso di occupazione cresce fino al 62,3%, quello di disoccupazione scende al 6,5% e il tasso di inattività sale al 33,3%. Disponibili i dati ISTAT sull’occupazione in Italia relativi a Luglio 2024. (Ti Consiglio)
Il numero di persone in cerca di lavoro si riduce (-6,1%, pari a -107mila unità) per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età. L’occupazione aumenta (+0,2%, pari a +56mila unità) per le donne, gli autonomi e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni per i quali cala; il numero di occupati diminuisce anche tra i dipendenti. (gazzettadimilano.it)