«L'Iran attaccherà Israele nei prossimi giorni»: l'indiscrezione del Wp. Khamenei: «Contro i nostri nemici una risposta devastante»

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ilmessaggero.it ESTERI

Gli Stati Uniti hanno annunciato il dispiegamento di nuove forze in Medio Oriente per affrontare la minaccia dell'Iran, mentre Israele è sempre in allerta per un possibile nuovo attacco di Teheran. «L'Iran risponderà all'attacco israeliano del 26 ottobre al momento giusto e nel modo giusto», fa sapere il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. E il probabile attacco iraniano fa lievitare il prezzo del petrolio a New York (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo l'Unicef, sono oltre 50 bambini morti a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone. Vatican News Sono centinaia le vittime rimaste uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nel corso delle ultime ore. (Vatican News - Italiano)

Oltre alle vittime confermate, molte persone risultano ferite o disperse sotto le macerie. Le operazioni di soccorso sono in corso, ma i soccorritori devono affrontare condizioni estremamente difficili a causa dei continui bombardamenti e della limitata disponibilità di attrezzature per il recupero dei corpi e il soccorso dei feriti. (Zoom24.it)

Solo nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sarebbero stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone», ha affermato Russell in un comunicato. (LaC news24)

ROMA – “Continuano gli assalti indiscriminati contro bambini, civili e operatori umanitari nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 48 ore, secondo le notizie, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza”. (Dire)

"Gaza è divenuta una tomba per migliaia di bambini. La denuncia è giunta dal portavoce dell’Unicef, James Elder, in un incontro con la stampa a Ginevra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Finché un numero resta tale non riesce mai a smuovere davvero qualcosa nei pensieri dei singoli o nell’opinione pubblica. Per questo i popoli che hanno subito massacri e violenze nell’ultimo secolo hanno cercato di documentare il più possibile ciò che gli è accaduto e la distruzione che hanno dovuto affrontare. (il manifesto)