Balneari insoddisfatti del decreto: “Valutiamo azioni sindacali”

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la Repubblica INTERNO

MILANO – Il via libera al nuovo decreto che rinvia il termine delle concessioni al settembre 2027 non spegne le polemiche, con i le associazioni di categoria che si dichiarano insoddisfatte e promettono battaglia. "Avevamo aspettative diverse invece della messa a gara delle imprese balneari. Valuteremo attentamente il provvedimento legislativo e le iniziative da intraprendere a difesa della categoria", hanno fatto sapere con una nota Sib e Fiba. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Sulle spiagge venete è la domanda che oggi si fanno tutti gli operatori e gli addetti ai lavori del settore: e adesso, alla luce del decreto sui balneari partorito mercoledì a Roma pare con il sostanziale avallo dell’Unione Europea, che succede per le gare che si sono già svolte in regione e che hanno messo a bando buona parte delle aree attrezzate sul litorale? Preso atto dei contenuti del testo e al netto di estemporanee interpretazioni, sindaci e funzionati del Comuni della costa veneta hanno tirato più di un sospiro di sollievo: le gare avviate in Veneto sotto l’ombrello della legge regionale 33 possono proseguire regolarmente senza essere annullate o interrotte. (ilgazzettino.it)

La proroga della proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027 o, in presenza di non meglio definite difficoltà oggettive, al 31 marzo 2028 risolve veramente questa annosa questione incancrenitasi con il pensare, sotto tutti i governi, che le Direttive europee (Bolkestein in particolare) siano in qualche modo eludibili o, quantomeno, che alla fine si riesca a farne slittare l’applicazione e che in ogni caso si debba tener conto della peculiarità della nostra situazione che spesso alcune Direttive non riflettono. (Milano Finanza)

C’è di fatto una proroga delle concessioni al 30 settembre 2027, è vero, ma nel frattempo i comuni e tutti gli altri enti concedenti dovra… (La Stampa)

Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, sottolineando che la cooperazione con Roma proseguirà affinché la riforma diventi effettiva con "le nuove procedure di gara entro la scadenza del 2027". (ilmessaggero.it)

Lido di Camaiore (Lucca), 6 settembre 2024 – La bozza presentata dal governo Meloni è bocciata quasi in toto dalle categorie economiche. Serve invece una riforma organica che le salvaguardi, dal momento che sono il frutto dell’attività e del sacrificio di migliaia di famiglie e onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione efficiente e di qualità, un successo che tutto il mondo ci invidia. (LA NAZIONE)

È glaciale la freddezza con cui il governo di Giorgia Meloni ha disciplinato le gare delle concessioni balneari. (Mondo Balneare)