Due chiamate non risposte sono il mio grande rammarico

«Ciao Maurizio! Il giornale mi chiede di intervistarti sull’incidente Toyota di Bologna. La facciamo? Grazie». Mercoledì, ore 20.28. Alle 20.30 e alle 20.34 due chiamate sue senza mia risposta. Avevo silenziato il telefono che avevo messo sotto carica e non mi sono accorto delle chiamate se non qualche ora dopo. Di questi messaggi dal 2021 ad oggi ne ho a decine, ora mi rimane il rammarico di non essermi accorto dei messaggi e di non avergli parlato. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Il suo penultimo pezzo sul rider che attraversava Bologna sotto la pioggia alluvionale per evitare che l’algoritmo lo retrocedesse è un piccolo saggio di critica sociale ai tempi dell’intelligenza artificiale. (La Stampa)

Negli anni Ottanta, turbinosi in un modo diverso da quelli presenti, egli era uno dei punti di riferimento, nelle manifestazioni e nei cortei, a Torino, per i volenterosi e giovani strilloni de il Manifesto – ed io ero uno di quelli. (La Stampa)

Il mondo del giornalismo e quello del sindacato, e in particolare Mirafiori, piangono la scomparsa di Paolo Griseri. E’ stato strappato all’affetto dei suoi cari da un malore fulminante venerdì 25 ottobre 2024. (TorinoSud)

Lutto nel mondo del giornalismo, è morto Paolo Griseri, per anni nostro compagno di lavoro

Con ironia e umiltà, il suo interesse era sempre su un tema laterale, o sulla visione dall’angolo di ciò che i più affrontano in maniera lineare. La conversazione con lui non era quasi mai sui temi di giornata. (La Stampa)

Ci siamo incontrati una decina di giorni fa, su una panchina in centro. Gli ho raccontato la mia vita e lui, tra una domanda e l’altra, ha condiviso stralci della sua, privata e professionale. (La Stampa)

Una vita dedicata al giornalismo, la sua. Instancabile, irrefrenabile. Griseri aveva iniziato giovanissimo come corrispondente da Torino del Manifesto. Nel 2000 era passato a Repubblica, dove era diventato una delle firme di punta dell'economia. (La Repubblica)