Amazon, Google e Microsoft dicono sì al nucleare. Che ruolo hanno le startup nella transizione delle Big Tech

Le grandi corporate stringono accordi, riattivano vecchie centrali e collaborano con aziende innovative L’ultima a siglare un accordo per affidarsi all’energia nucleare per alimentare i propri data center è Google. Big G ha individuato una startup, Kairos, affinché vengano costruiti sette piccoli reattori entro fine decennio, con l’obiettivo di diversificare le fonti energetiche e abbandonare gradualmente il carbone (StartupItalia)

La notizia riportata su altri giornali

“Incubo nucleare”, titolava la rivista Time il 9 aprile 1979. Uno dei due reattori della centrale nucleare di Three Mile Island, in Pennsylvania, aveva subito un incidente. L'intelligenza artificiale ha bisogno dell'energia nucleare. (Start Magazine)

Alla fine, l’incidente non causò né feriti né vittime. (Economy Magazine)

L'intelligenza artificiale ha aumentato la domanda di elettricità da parte delle aziende tecnologiche. (Fanpage.it)

Google scommette sul nucleare per "alimentare" l'IA

Mountain View ha siglato un accordo per sei o sette reattori, per una capacità totale di 5000 MW. Il gruppo Google, alle prese, come gli altri colossi tech, con i giganteschi consumi energetici dei data center necessari per l’Intelligenza artificiale, ha deciso di investire nello sviluppo della prossima generazione di energia nucleare (Il Fatto Quotidiano)

Google utilizzerà energia nucleare per coprire il fabbisogno energetico dell’intelligenza artificiale. Il colosso dell’informatica ha annunciato ieri di aver stretto un accordo con Kairos Power, compagnia statunitense che, in parte grazie a fondi governativi, sta realizzando piccoli reattori nucleari modulari che dovrebbero entrare in attività entro il 2030. (Open)

Questo rappresenta il primo accordo aziendale per l'acquisto di energia nucleare da reattori modulari di piccole dimensioni (SMR). (Tom's Hardware Italia)