De Laurentiis accusato per falso in bilancio, c’entra l’affare Manolas: i dettagli
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è accusato di falso in bilancio in relazione al trasferimento di Kostas Manolas al club partenopeo nell'estate del 2019. Il presidente è sotto indagine da parte della procura di Roma, che ha concluso le indagini. Il caso riguarda le presunte plusvalenze fittizie legate al passaggio del difensore greco dalla Roma al Napol Lo riporta l'ANSA. "La Procura di Roma ha proceduto alla chiusura del fascicolo di indagine a carico del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. (CalcioNapoli1926.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questa accusa si collega a una più ampia inchiesta su ipotetiche plusvalenze fittizie, che aveva già coinvolto De Laurentiis per il trasferimento dell'attaccante Victor Osimhen dal Lille al Napoli nell'estate del 2020. (GianlucaDiMarzio.com)
I pm di Roma contestano al presidente del Napoli il reato di falso in bilancio in relazione alla compravendita dalla Roma del difensore nell'estate del 2019. La nuova accusa rientra nell'inchiesta su presunte plusvalenze fittizie intorno all'acquisto dell'attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. (Sky Tg24 )
La nuova accusa rientra nell'indagine su presunte plusvalenze fittizie intorno all'acquisto dell'attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. (Sport Mediaset)
La Procura di Roma ha proceduto alla chiusura del fascicolo di indagine a carico del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in cui si contesta il reato di falso in bilancio in relazione alla compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell'estate del 2019. (ilmattino.it)
Questa volta a finire sotto la lente d'ingrandimento dei pm romani è stato il trasferimento del giocatore Konstantinos Manolas, detto Kostas, acquistato da parte del club partenopeo dall'As Roma e poi ceduto all'Olympiacos nel 2022. (Metropolisweb)
L'allora 28enne difensore greco fu ceduto a titolo definitivo dalla società giallorossa per un corrispettivo di 36 milioni di euro. L'indagine è stata portata avanti e adesso chiusa dalla Procura di Roma, che ha lavorato a braccetto col nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza della capitale. (Fanpage.it)