Recensioni false addio: “Pubblicare lo scontrino deve essere obbligatorio come prova”
Recensioni false, comprate o incentivate: addio. È un articolo inserito dal Ministero delle Imprese e nel Made in Italy nel disegno di legge annuale per le piccole e medie imprese (Pmi), atteso per lunedì 23 dicembre per un primo esame al Consiglio dei ministri, a cambiare le carte in tavola nella giungla dei giudizi finti, positivi o negativi che siano. Con la previsione di pesanti sanzioni. Se approvato, il provvedimento impedirebbe di acquistare o vendere recensioni online e di incentivarle tramite pratiche, considerate non genuine, come gli omaggi. (la Repubblica)
Su altri media
A cura di Valeria Paglionico (Fanpage.it)
Incrementare l'occupazione giovanile con un sistema di pensionamento flessibile, che consenta al lavoratore anziano una migliore conciliazione vita-lavoro e, allo stesso tempo, attui la staffetta delle competenze in favore dei neoassunti. (Sky Tg24 )
Nellattesa che queste festività regalino al mondo dell accoglienza un po di soddisfazione con una chiusura in positivo dell anno turistico , sotto l albero di Natale possiamo scartare un regalo inatteso: limpegno del governo a porre fine allo schifo delle recensioni tarocche , che tanti danni hanno prodotto a ristoranti e alberghi . (Italia a Tavola)
Soprattutto alimenta un sottobosco di recensioni fasulle (e a pagamento) che distorce completamente l’attendibilità delle piattaforme e le applicazioni che segnalano i commenti positivi (o negativi) su alberghi e ristoranti. (Corriere della Sera)
In Italia, le microimprese rappresentano da sempre la spina dorsale del sistema economico, contribuendo alla creazione di occupazione e al valore aggiunto prodotto a livello nazionale. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, oltre il 95% delle imprese italiane rientra in questa categoria, ovvero quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore ai 2 milioni di euro, come definito dal Regolamento (UE) n. (PMI.it)
– Le recensioni online, secondo quanto emerge da un’analisi del Centro studi del ministero dell’Imprese e del Made in Italy, influenzano l’82% delle prenotazioni degli alloggi e il 70% delle scelte dei ristoranti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)