White Bridge Investments cede il gruppo Nutkao al marocchino Teralys. Gli advisor

È ufficiale il passaggio di proprietà del gruppo piemontese Nutkao, che produce creme dolci spalmabili alla nocciola e al cacao, al gruppo Teralys, giovane filiale vocata al settore agroalimentare controllata dal veicolo d’investimento marocchino Al Mada. L’operazione si aggirerebbe attorno ai 450 milioni di euro. In base a quanto riportato dal Sole 24 Ore, sarebbero infatti in corso le trattative definitive che coinvolgono l’attuale socio di maggioranza di Nutkao White Bridge Investments che ne aveva assunto il controllo nel 2018 (recupera qui la notizia). (Financecommunity)

Ne parlano anche altre fonti

Il fondo sovrano del Marocco è a un passo dal mettere le mani sul gruppo Nutkao di Govone, azienda in provincia di Cuneo che produce creme spalmabili alla nocciola e al cacao e semilavorati per l’industria dolciaria che fanno concorrenza alla vicina Nutella prodotta ad Alba da Ferrero. (La Stampa)

Secondo i media marocchini sarebbe già stato firmato un memorandum d’intesa tra le due parti per l’acquisto di questa società. (Rivista Africa)

Passa interamente sotto il controllo della famiglia reale del Marocco il big delle creme spalmabili alla nocciola Nutkao, controllato da White Bridge Investments e sul mercato dalla scorsa primavera (si veda altro articolo di BeBeez ). (BeBeez)

Nutkao ripassa di mano? I numeri di Govone e la trattativa in corso col fondo sovrano del Marocco

Secondo indiscrezioni anticipate dal Sole 24 Ore, ad aver chiuso l’acquisizione sarebbe il gruppo Teralys, filia… (La Sentinella del Canavese)

È in fase di perfezionamento l’acquisto della Nutkao di Govone da parte del fondo sovrano del Marocco Al Mada, attraverso la controllata Teralys: la cifra di cui si parla ammonta a 450 milioni. La notizia, anticipata dal Sole 24 Ore, è stata confermata a La Stampa dal fondatore dell’azienda dolciaria Giuseppe Braida: “La trattativa in corso mi suscita un sentimento di serenità. (Cuneodice.it)

Ora il fondo Usa si prepara a incassarne più del doppio per un’azienda arrivata a vendere in 80 Paesi e forte di stabilimenti di produzione anche in Ghana e North Carolina (TargatoCn.it)