Migranti, Ceccardi "No interferenza magistrati nel potere legislativo"

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“Inopportuna l’interferenza della magistratura col potere esecutivo e legislativo”. Lo ha dichiarato l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi parlando a margine dei lavori della plenaria a Strasburgo della sentenza del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento di dodici migranti all'interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader, in Albania. “Potere esecutivo, legislativo e giudiziario devono rimanere separati, il governo ha deciso di istituire delle strutture per migranti in Albania per facilitare il respingimento dell'immigrazione come chiede anche l'Europa. (Tiscali Notizie)

Su altre testate

Quattro pagine di decreto legge e sette di ricorso in Cassazione contro le decisioni del tribunale civile di Roma. Sta qui la contromossa del governo alle non convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo deportati la scorsa settimana nei centri in Albania. (il manifesto)

Due paginette, un solo articolo, via tutto ciò che potrebbe entrare in conflitto con il diritto europeo. «Difendiamo i nostri confini, in Italia si entra solo seguendo le procedure previste», questo il mantra di Giorgia Meloni che incontra il favore di gran parte dei cittadini e anche il via libera del Colle. (il Giornale)

Così Giampaolo Di Marco, presidente della Associazione nazionale forense (Anf), dopo le decisioni maturate in Consiglio dei ministri a seguito dello scontro tra il Governo e la magistratura sui Centri per migranti in Albania. (Tiscali Notizie)

– Continua il botta e risposta tra la magistratura e il governo Meloni sul tema migranti. L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, infatti, sta lavorando a una norma nel nuovo decreto legge che potrebbe modificare il trattamento legale dei migranti trattenuti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). (Stranieri in Italia)

Servizio di Luigi Ferraiuolo Migranti, dal governo un decreto legge sul caso Albania (TV2000)

Ma il Corriere – chissà come mai – preferisce nasconderla in un minuscolo box di pagina tre, titolandola peraltro a “favore” dei giudici quando il noto giurista dice l’esatto contrario. Oseremmo dire anche una notizia da prima pagina. (Nicola Porro)