Bonus ristrutturazione 2025, effetto corsa al cambio di residenza
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Il governo italiano, con l'approvazione della legge di bilancio 2025, ha introdotto alcune novità rilevanti che modificheranno in modo significativo il panorama dei bonus edilizi. Il 15 ottobre 2025, il testo della legge è stato ufficialmente varato, poi bollinato e inviato al Parlamento. Qui inizia il consueto iter di discussione e approvazione degli emendamenti prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell'anno.
Il bonus casa è stato riconfermato al 50%, ma non per tutti. Solo i proprietari residenti, infatti, potranno utilizzare l'aliquota più elevata. I familiari, invece, dovranno accontentarsi della detrazione ridotta al 36% anche se abitano nella stessa casa. Nessuna proroga del 50% neppure per gli inquilini e i comodatari: a prescindere dal fatto di usare la casa come abitazione principale quando manca la residenza, non potranno beneficiare dell'aliquota più alta.
La scure della Legge di Bilancio 2025 si abbatte anche sul Superbonus, che sarà quasi eliminato nel 2025. L'art. 8, comma 3 del testo inviato alla Camera stabilisce che la detrazione del 65% per le spese sostenute nell'anno 2025 spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini; adottata la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono effettuati dai condomini; presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
La Legge di Bilancio 2025 introduce anche lo spalma crediti Superbonus per le spese sostenute nel 2023. Il testo della legge è stato depositato alla Camera, da dove partirà quest'anno l'esame dei 144 articoli di cui si compone.
