Putin e Trump, Dialogo tra due leader controversi

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MOSCA – Sergej Markov, politologo e direttore dell'Istituto di Ricerche Politiche di Mosca, nonché ex consigliere del presidente Vladimir Putin, ha espresso apertamente il suo entusiasmo per il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Markov, noto per le sue posizioni intransigenti, ha dichiarato che Putin e Trump potrebbero dialogare come due capi mafiosi, con toni diretti e senza mezzi termini.

Tra il 2016 e il 2020, nonostante la narrazione semplicistica che li vedeva come alleati, le relazioni tra Trump e Putin non sono state distese. Washington, infatti, ha aumentato la pressione su Mosca con sanzioni economiche sempre più severe, in risposta all'inizio della guerra nel Donbass e alla preparazione del terreno per il conflitto su larga scala in Ucraina nel 2022. Sul piano internazionale, l'amministrazione Trump ha contribuito alla polarizzazione e alla destabilizzazione, sospendendo l'accordo sul nucleare con l'Iran e negoziando con i Talebani per il ritiro dall'Afghanistan, poi realizzato da Joe Biden nel 2021.

Putin, da parte sua, ha elogiato Trump definendolo un uomo coraggioso e ha manifestato la sua disponibilità a riaprire i contatti con lui. Durante l'annuale conferenza al Club Valdai, il forum di discussione più importante di Mosca, Putin ha sottolineato l'importanza delle dichiarazioni di Trump sulla ripresa dei rapporti con la Russia e sulla sua volontà di trovare una soluzione alla crisi ucraina. In un discorso di tre minuti e ventiquattro secondi, Putin ha colto l'occasione per congratularsi con Trump per la sua elezione alla presidenza degli Stati Uniti.

Gregory Alegi, docente di Storia e politica americana alla Luiss, ha delineato le priorità e le insidie del possibile ritorno di Trump, sottolineando che l'ex presidente ha un anno e mezzo per mantenere le sue promesse prima dell'inizio della campagna di Mid Term, che vedrà il rinnovo di tutta la Camera e di un terzo del Senato