Cobas torna in piazza “No ai licei in 4 anni e ai tagli alla scuola“

Cobas torna in piazza “No ai licei in 4 anni e ai tagli alla scuola“
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LA NAZIONE INTERNO

La scuola scende in piazza venerdì e Cobas chiamano docenti e Ata a aderire nel quadro dello sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato di Lucca. La manifestazione interprovinciale si terrà a Pisa in piazza XX Settembre (Logge del Comune) con un presidio alle 9 e il corteo unitario con i collettivi studenteschi in partenza alle 10.30. “Ciò che chiediamo – così il sindacato – sono significativi investimenti nella scuola e un contratto che preveda il recupero del potere reale di acquisto eroso dall’inflazione; la revisione delle forme di reclutamento e l’immissione in ruolo dei docenti precari con 3 anni di servizio e degli Ata con 2 su tutti i posti vacanti e disponibili; il Ruolo unico che equipari contrattualmente i/le docenti dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado; un’Educazione Civica che affronti le emergenze educative, sociali e ambientali e sia strumento per la formazione ad una cittadinanza responsabile, attiva e inclusiva; il rispetto della libertà di espressione e di dissenso, nella scuola come nella società“. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri media

“La legge di bilancio 2025, così com’è, non va bene. Nei giorni scorsi abbiamo presentato alle forze politiche alcune proposte di modifica che intervengono su diversi temi che interessano i nostri settori: scuola, università e ricerca, alta formazione artistica e musicale. (Tecnica della Scuola)

«Tutto previsto», risponde il leader della Uil che con Cgil ha proclamato per dopodomani lo sciopero generale. E ora? «Noi rispettiamo le regole, se ci sarà una precettazione, la impugneremo e, quindi, ci rivolgeremo alla magistratura». (Corriere della Sera)

Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil, sindacato che insieme alla Cgil ha proclamato lo sciopero generale per venerdì, non si fa illusioni sulla possibilità di una risposta r… (la Repubblica)

SBC: se per la terza volta lo sciopero nella scuola fallisce, il governo andrà avanti come un carro armato

Si è concluso così - come un anno fa - il tentativo del ministro dei Trasporti di convincere Cgil, Uil e i sindacati di base a ridurre da 8 a 4 le ore di sciopero di aerei, bus, metro e trasporti marittimi venerdì 29 novembre, giornata dello sciopero generale. (Corriere della Sera)

Solo che, a differenza del leopardiano venditore di almanacchi e della sua speranza di un indefinito ma possibile miglioramento, presente e futuro della scuola italiana sono quasi deterministicamente instradati su un binario che lascia poco spazio a variabili di cambiamento e di ripristino di una funzione sociale progressiva, di un piano di apprendimento adeguato, serio e all’altezza dei grandi temi del nostro tempo per gli studenti, di un livello salariale e di diritti per docenti e personale ATA, un milione e passa di lavoratrici e lavoratori che portano ogni giorno avanti il malandato carrozzone della scuola pubblica statale. (USB)

Se il risultato dello sciopero della scuola venerdì prossimo è del 7% o dell’ l’8% dopo il 5,4% dello sciopero del 31 ottobre e di circa l’1% dello sciopero del 15 dicembre, sulla scuola il governo nei prossimi anni andrà avanti a carro armato. (Informazione Scuola)