Meloni gela Salvini sul ritorno al Viminale, ma il leader della Lega ci crede

Non è ancora il tempo della famosa frase sui pieni poteri ma Matteo Salvini non è più un vicepresidente del Consiglio sub iudice. Il leader della Lega si sente sollevato, non dovrà affrontare più i processi, si è liberato di un peso che si è portato con sé in questi lunghissimi anni. Salvini ha compreso che da ora in avanti cambia la fase della sua parabola politica. Ora libero dalle accuse, non ha intenzioni di lasciare terreno agli alleati. (Tiscali Notizie)

Su altri giornali

L’annuncio di un vertice sull’Albania. La citazione del Signore degli Anelli: "Si sceglie di essere un soldato perché si ama la patria". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non lascia. Neanche dopo lo stop recapitato forte e chiaro al vicepremier dalla Lapponia, prima che Giorgia Meloni ripartisse alla volta di Vilnius: «Oggi sia io che Salvini siamo contenti dell'ottimo lavoro che sta facendo il ministro dell'Interno» Piantedosi. (ilmessaggero.it)

Oggi il commento sul piano immigrati in Albania e sull’intoccabile Piantedosi arriva dall’inviato Francesco Bechis, i giudici che sbagliano devono pagare, la riforma della giustizia non riguarderà solo le carriere come ci spiega nella sua analisi Andrea Bulleri, dall’Italia all’America con la corrispondente Anna Guaita e con Donald Trump che vuole riprendersi lo stretto di Panama, ancora America con Angelo Paura da New York e la strana guerra tra Elon Musk e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, torniamo a Roma con il Giubileo e con il programma dell’apertura della porta santa di cui ci parla Fernando Magliaro (ilmessaggero.it)

È "derby" sul Viminale. Salvini, ipotesi ritorno. "Caduti gli alibi su me". Giorgia: Piantedosi bene

Non esiste alternativa. "Lo dico con chiarezza: la Lega oggi non può prescindere da Matteo e dal progetto di un partito nazionale e identitario, che difende le proprie comunità. (L'HuffPost)

Sì, certo, il leader della Lega ha ripetuto più volte che brigare di treni e di ponti fosse la sua grande aspirazione. Che Matteo Salvini fosse stato parcheggiato al ministero dei Trasporti perché non era riuscito a ottenere il Viminale era chiaro un secondo dopo la formazione del governo Meloni. (left)

C'è un concetto che il titolare delle Infrastrutture vuole mettere in chiaro: ora non esistono più ostacoli o pregiudizi sulla sua persona. (il Giornale)