Tutti uniti, la forza del sindacato
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Tutti uniti in una giornata che ha mostrato la forza del sindacato e ha visto sfilare in piazza oltre 500 mila persone in tutta Italia. In tantissimi hanno risposto all’appello di Cgil e Uil nel giorno dello sciopero generale. Le istantanee delle manifestazioni alle quali ha partecipato la segreteria nazionale della Cgil. A Roma, Francesca Re David; a Pordenone, Luigi Giove; a Treviso, Christian Ferrari; a Terni, Maria Grazia Gabrielli; a Fabriano, Pino Gesmundo; a Pescara, Daniela Barbaresi; a Bari, Lara Ghiglione. (Collettiva.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Quando l’apertura dell’imponente corteo era in vista di piazza Garibaldi, la conclusione stava muovendo i primi passi da Piazzale Cesare Battisti: quasi un chilometro di distanza, che tradotto in presenze significa migliaia di persone, oltre cinquemila per i sindacati, espressione di diverse istanze, appartenenze ed anche generazioni. (Corriere della Sera)
Si sono registrate adesioni "altissime" nei primi turni di lavoro, circa il 70% hanno riferito le due confederazioni, con oltre 500mila persone che, da Nord a Sud, hanno riempito 43 piazze "per difendere le libertà e i diritti di tutti", ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Bologna. (Tiscali Notizie)
“Il nostro è un appello contro le decisioni dell’attuale segretario della Cisl, Luigi Sbarra, contro il suo modo di fare, contro questo modo poco rispettoso nei confronti della storia di questo sindacato. (Il Fatto Quotidiano)
Sono le vie dello shopping cagliaritano, a essere attraversate da migliaia di bandiere rosse e blu. Sono i lavoratori della Cgil e della Uil, simbolo di una protesta che ha infiammato non solo la Sardegna, ma tutto il Paese contro la manovra del Governo Meloni che, secondo i sindacati, penalizza i cittadini e ignora i bisogni fondamentali della collettività. (L'Unione Sarda.it)
Lo sciopero generale nazionale di 24 ore contro la manovra finanziaria, indetto per il 29 novembre, interessa tutti i settori pubblici e privati. Oggi rischiano di fermarsi: trasporto pubblico, scuola, Pubblica amministrazione, fabbriche, sanità, giustizia. (La Stampa)
"Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone - premette il segretario della Cgil -. L'ennesima - di scioperi quella di venerdì 29 novembre. (Liberoquotidiano.it)