Brescia, dopo il raid e le manifestazioni non condanna le svastiche in piazza: il centrosinistra chiede le dimissioni del consigliere Andreoli

– “Un consigliere comunale che non si riconosce nei principi cardine della costituzione e della democrazia non può sedere ai banchi del consiglio comunale a rappresentare i cittadini. Chiediamo quindi che tutte le forze di minoranza prendano chiaramente le distanze dalle posizioni del consigliere Andreoli e ne chiedano insieme a noi le dimissioni”. Questa la richiesta arrivata dai partiti di maggioranza in Loggia, in una nota firmata dai capigruppo di Al lavoro con Brescia, Pd, Brescia Capitale, Brescia Attiva, Civica Castelletti, Azione Italia viva e + Europa, a fronte della scelta del consigliere Carlo Andreoli (FdI), unico in Consiglio comunale a non aver firmato l’ordine del giorno di condanna delle svastiche e, in generale, di ogni richiamo all’ideologia nazista e fascista. (IL GIORNO)

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Una manifestazione antifascista è stata indetta per venerdì 20 dicembre (LAPRESSE)

Cinque giorni dopo il corteo di estrema destra che ha generato polemiche e alla vigilia di una manifestazione antifascista indetta per domani in centro città, a Brescia sono comparse nella notte alcune svastiche disegnate sui muri. (Sky Tg24 )

A Brescia alla manifestazione antifascista indetta dopo l'imbrattamento dei muri con svastiche in alcune vie del centro cittadino. "Il futuro di Brescia non sarà scritto da chi semina divisione e paura" ha detto la sindaca della città Laura Castelletti. (Il Sole 24 ORE)

Brescia e la piaga delle svastiche: una davanti al monumento della Resistenza di Nave

I muri e i monumenti imbrattati dalle svastiche suscitano la ferma condanna della politica cittadina. «Di fronte alla gravità degli avvenimenti che sono avvenuti, dobbiamo parlare a una voce sola come testimonia il documento che abbiamo votato insieme» dichiara Paolo Fontana, capogruppo di Forza Italia (Corriere della Sera)

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Probabilmente si tratta di una ignomignosa bravata di ragazzini ma non si può tacere davanti all'ennesimo sfregio ai principi democratici del nostro Paese. (Corriere della Sera)