L’inchiesta - La disperazione dei dipendenti sfruttati a Catanzaro: «Mi devo far prestare soldi, è squallido perché lavoro»
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L’inchiesta Pagati poco, meno ferie di quelle previste dal Contratto collettivo nazionale di lavoro, dover dichiarare incidenti domestici in caso di infortuni sul lavoro. Questo sarebbe, secondo la Procura di Catanzaro, il sistema Paoletti nel trattare i dipendenti. E alcuni di costoro vivevano in stato di bisogno pur avendo un posto di lavoro. Sono queste le condizioni di oltre 60 lavoratori delle aziende facenti capo alla Food and More srl e alla Paoletti spa, secondo le ricostruzioni della Procura di Catanzaro che ha coordinato l’inchiesta denominata Ergon. (LaC news24)
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Paghe da 4 euro l’ora a fronte di turni massacranti, anche di 50 ore settimanali, ferie limitate e, in caso di infortunio sul lavoro, l’obbligo di denunciare un incidente domestico. Erano diventati dei supermarket degli schiavi, secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini della Guardia di finanza di Catanzaro, i punti vendita della catena dell’imprenditore Paolo Paoletti, di 51 anni, finito in carcere con le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (CityNow)
CATANZARO – Turni massacranti, ferie e permessi negati anche per la morte di un genitore «Il giorno che è morto mio padre sono dovuta venire qui a lavorare. Neanche l’ho visto», parte dello stipendio che doveva ritornare indietro. (Quotidiano online)
Un imprenditore di origine calabrese, titolare di diversi supermercati a Montepaone, Soverato e Chiaravalle Centrale, è stato arrestato il 29 ottobre insieme ad altre due persone dai finanzieri di Catanzaro (iLMeteo.it)
Si vede tutta la spietatezza di un padrone che ha in mano la vita dei suoi dipendenti, al punto da potergli rinfacciare un sostegno per un’operazione in banca, al punto da potergli negare 200 euro in più su uno stipendio già da fame, pagato a meno di 3 euro all’ora. (CatanzaroInforma)
Un registratore ambientale dotato di una scheda telefonica con risponditore automatico. Questo apparecchio era stato piazzato da Paolo Paoletti, imprenditore nel settore dei supermercati tratto in arresto martedì con l’accusa di avere sfruttato i propri dipendenti, e dalla moglie e collaboratrice Anna Valentino, per la quale il gip di Catanzaro ha disposto i domiciliari, per intercettare illegalmente due dipendenti amministrative. (LaC news24)
Gli inquirenti sono riusciti a sentire in presa diretta un colloquio tra l'imprenditore Paolo Paoletti e una nuova assunta in cui sarebbe emerso il modus operandi dell'indagato. Le intercettazioni e le dichiarazioni degli ex lavoratori descrivono con minuzia di particolari quanto sarebbe avvenuto nei supermercati del gruppo Paoletti. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)