L’Ue bacchetta l’Italia su premierato e giustizia: le misure che il Governo deve correggere

Il rapporto annuale della Commissione Europea sullo Stato di diritto è impietoso nei confronti dell’Italia. Dalla riforma costituzionale che introduce il premierato alla riforma della Giustizia proposta dal Ministro Nordio, ma anche la "norma Costa" che vieta la pubblicazione di atti giudiziari, la mancanza di misure a sostegno della libertà di stampa e l'assenza di una regolamentazione sul conflitto di interessi. (QuiFinanza)

Su altre testate

L’indipendenza del giornalismo italiano, in particolare quello pubblico, preoccupa le istituzioni comunitarie. (Il Sole 24 ORE)

“Ribadiamo la necessità di una riforma della Rai che la metta al riparo dalle tentazioni di tutti i partiti, allo stesso tempo denunciamo la grave mistificazione in atto da parte di soggetti politici e gruppi editoriali concorrenti, spalleggiati da gruppi interni all’azienda, che anziché tutelare libertà e qualità del lavoro giornalistico in Rai, rilanciano il report del “Centro per il pluralismo e la libertà dei media”, realizzato da quattro docenti italiani fra i quali un aspirante consigliere d’amministrazione Rai, contemporaneamente candidato al Cda e ricorrente contro l’ attuale assetto normativo della governance del servizio pubblico”. (Primaonline)

Sorpresa, l'Italia non è stata affatto "bocciata" dall'Ue per la libertà di stampa, né dalle parti della Commissione sono arrivati "allarmi" per la "Rai occupata da FdI", per i "bavagli", per il rischio pluralismo: il report che nei giorni scorsi ha fornito lo spunto a testate come il Fatto (Secolo d'Italia)

Ora che è stata rieletta senza i voti di Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen renderà pubblico il Rapporto sullo stato di diritto tenuto in qualche cassetto per fare una cortesia alla Presidente del consiglio italiana? (il manifesto)

In Italia "i giornalisti continuano ad affrontare diverse sfide nell'esercizio della loro professione" e il governo è chiamato a "proseguire l'iter legislativo sul progetto di riforma sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di impatti negativi sulla libertà di stampa e garantendo che tenga conto delle norme Ue sulla tutela dei giornalisti". (Il Messaggero Veneto)

Boccia la riforma costituzionale del premierato ed esprime preoccupazioni e dubbi su quella della Giustizia di Carlo Nordio. Il documento era stato congelato alla vigilia del voto per le elezioni europee. (Open)