Aggressioni ai medici, i sindacati: «Ritrovare la fiducia medico-paziente»

A Pirri un medico di famiglia ha avuto il timpano perforato dopo uno schiaffo, mentre si trovava nel suo ambulatorio, a Napoli due medici sono stati aggrediti con calci, pugni e sedie lanciate contro di loro. Si moltiplicano le aggressioni contro i camici bianchi, che sono preoccupati per il dilagare del fenomeno. Nel video le interviste di Egidiangela Sechi ai rappresentanti sindacali dei medici: Umberto Antonio Nevisco, segretario generale FIMMG Sardegna ed Umberto Giuseppe De Pau, vice presidente SNAMI Sardegna. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono stati convocate ieri al Ministero della Salute i sindacati per un tavolo di proposte contro le aggressioni ai medici. Il Ministro Orazio Schillaci ha aperto la riunione rappresentando come i più recenti fatti di cronaca abbiano reso urgente un intervento normativo a tutela dei lavoratori del SSN e la volontà del Governo di procedere in tal senso, in particolare implementando le misure repressive ( arresto differito in flagranza ). (- DottNet)

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (nella foto), parlando al Meyer a margine di un incontro sulle aggressioni a medici, infermieri e oss. (LA NAZIONE)

Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, ha sottolineato come la situazione richieda un intervento immediato. L'escalation di aggressioni contro gli operatori sanitari, soprattutto infermieri e donne, ha raggiunto livelli allarmanti. (Nurse24)

Gli episodi si verificano principalmente nei Pronto soccorsi, durante gli interventi del 118 e nei reparti di psichiatria, con aggressori che sono spesso pazienti o familiari. (la VOCE del TRENTINO)

Il presidente Eugenio Giani rilancia l’opportunità a proposito di una polizia regionale, che oggi non c’è: “un nucleo anche ristretto ma flessibile”. (LuccaInDiretta)

I recenti episodi di cronaca - scrivono gli oncologi in una nota - “riconfermano la rilevanza di questo fenomeno che non è certo limitato ai nostri confini come dimostrano anche dati che provengono da altri Paesi. (Sanità24)