Lo scontro sul Manifesto di Ventotene conferma i limiti della nostra politica (di P. Landoni)

Il recente scontro sul manifesto di Ventotene rappresenta, ancora una volta, la sempre più grave crisi della politica, non solo in Italia. Il manifesto, intitolato “Per un’Europa libera e unita – Progetto di un manifesto“, è un documento politico di grande valore storico e ideale. È unanimemente considerato dagli storici uno degli scritti fondamentali dell’europeismo moderno e il suo ruolo nella storia europea è stato riconosciuto anche da una risoluzione del parlamento europeo del 2022. (L'HuffPost)
Su altre testate
Un’unione semplicemente intergovernativa con una Commissione che svolge solo funzioni tecniche. Il dileggio del manifesto di Ventotene da parte della presidente Meloni è la cartina di tornasole di un’appartenenza bacata all’Unione europea. (La Repubblica)
La Meloni ha detto una cosa molto semplice. Ha detto: “l’Europa di Ventotene non è la mia”. E l’Europa di Ventotene, cari zuppisti, non è neppure la nostra. (Nicola Porro)
Mentre le opposizioni del parlamento da giorni si impegnano per tentare di trovare repliche adeguate a Giorgia Meloni, che ha chiesto se il Manifesto di Ventotene rappresenta la loro idea di Europa, Ilaria Salis entra a gamba tesa su tutto ciò che i suoi colleghi del parlamento italiano hanno cercato di mettere insieme. (il Giornale)
" Perché Giorgia Meloni ha citato il Manifesto di Ventotene? Perché decide proprio ora di farlo? ", chiede lo scrittore guardando dritto in camera. (il Giornale)
Finalmente un po’ di pathos. Non è una parolaccia, come direbbe qualcuno, ma un termine tecnico della retorica greca (di origine peripatetica) che indica l’insieme di passionalità, concitazione e grandezza proprio della tragedia umana. (Il Fatto Quotidiano)
"Perché Giorgia Meloni ha cercato di demolire il Manifesto di Ventotene? Che operazione politica e culturale è?", gli chiede a bruciapelo la Gruber a inizio puntata. (Liberoquotidiano.it)