Tensioni tra Italia e Israele sulla missione Unifil

Tensioni tra Italia e Israele sulla missione Unifil
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INTERNO

Le tensioni tra Italia e Israele sono esplose nuovamente a causa degli attacchi alla missione di pace Unifil in Libano, dove l'Italia ha uno dei contingenti più significativi, con mille soldati su un totale di diecimila. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha lanciato un ultimatum al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, chiedendo il ritiro delle forze Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah. Netanyahu ha accusato le forze Unifil di fungere da scudi umani per i miliziani sciiti, mettendo in pericolo sia la loro vita sia quella dei soldati israeliani.

Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che ogni incidente in cui l'esercito israeliano ha forse sparato contro le basi Unifil è stato un errore, sottolineando che Israele non sta puntando contro Unifil. Hagari ha ribadito l'importanza dell'amicizia tra Italia e Israele, definendola sincera e strategica. Tuttavia, la tensione è aumentata quando il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha chiamato Netanyahu per esprimere la sua irritazione riguardo al ferimento dei caschi blu italiani al confine con il Libano. Meloni ha accusato Israele di attacchi deliberati, contrariamente alle dichiarazioni di Netanyahu che li definiva incidenti.

Questa situazione ha messo in luce le fragilità e le complessità delle operazioni di pace in una regione già segnata da conflitti e instabilità. La missione Unifil, istituita per monitorare il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, si trova ora al centro di una disputa diplomatica che rischia di compromettere ulteriormente la sicurezza e la stabilità del Libano meridionale. Le dichiarazioni contrastanti tra i leader italiani e israeliani evidenziano le difficoltà nel mantenere una cooperazione internazionale efficace in un contesto così delicato.

In questo scenario, la posizione dell'Italia, con il suo contingente significativo, diventa cruciale per il futuro della missione Unifil e per le relazioni bilaterali con Israele. La richiesta di Netanyahu di ritirare le forze Unifil dalle aree di combattimento di Hezbollah rappresenta una sfida diretta alla missione dell'Onu e alla presenza italiana in Libano.