Siria, albero di Natale bruciato dalle milizie jihadiste a Hama, i cristiani in protesta a Damasco per "Difendere i diritti religiosi" - VIDEO

Siria, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle zone cristiane di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella centro del Paese. Il rogo è stato appiccato dalle milizie jihadiste di Hts (il gruppo che ha preso il potere nel paese sotto la guida di Al-Jolani, dopo aver destituito l'ex capo di Stato Al-Assad). Non si sono limitati solo a quello: oltre ad aver dato alle fiamme l'albero, nella città di Suqaylabiyah, a pochi chilometri da Hama, si sarebbero verificati degli spari di mitragliatrice nella chiesa greco-ortodossa e sarebbero state divelte alcune croci nel cimitero adiacente. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante il regime di Bashar al-Assad, ha spiegato sempre il New York Times, i cristiani potevano esercitare liberamente il loro culto. Nell'ultimo decennio, ovvero dall'inizio della sanguinosa guerra civile, tante, tantissime persone di fede cattolica hanno lasciato il Paese. (Corriere del Ticino)

I manifestanti, con in mano una croce e pregando, hanno marciato attraverso il quartiere cristiano di Bab Touma fino a una chiesa. Le proteste si sono scatenate dopo la diffusione di un video sui social che mostra due uomini mascherati mentre danno fuoco all’albero di Natale. (LAPRESSE)

Il vescovo di Homs: in Siria il Natale coincide con una nuova rinascita

Siria, tensione tra gruppi religiosi: jhiadisti bruciano un albero di natale a Hama. La protesta dei cristiani (La Stampa)

La gioia si vede nelle decorazioni, nell’intensità delle preghiere, nella preparazione dei festeggiamenti». Prima ti portano su: «In Siria tutte le chiese quest’anno lo celebrano in un modo davvero speciale, nuovo. (Vatican News - Italiano)