Verstappen fa magia a Gedda, Ferrari sfiora la pole ma resta a due curve

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ESTERI

Max Verstappen ha chiuso il cerchio di un giro che, quattro anni fa, era rimasto incompiuto sullo stesso tracciato di Gedda. Con un tempo da record (1’27”294), l’olandese ha strappato la pole position al Gran Premio d’Arabia Saudita, superando di soli 10 millesimi Oscar Piastri e dimostrando, ancora una volta, di saper trasformare in perfezione anche i tentativi più audaci. La Red Bull, che dopo le incertezze del Bahrain aveva rivisto l’assetto della RB21, ha ritrovato competitività, mentre la McLaren – pur protagonista nelle prove libere – ha visto svanire il vantaggio accumulato nel terzo turno.

A complicare le qualifiche, l’incidente di Lando Norris, che nei primi minuti del Q3 ha causato l’esposizione della bandiera rossa dopo aver toccato le barriere. L’interruzione ha ridotto i tentativi a disposizione degli altri piloti, costringendoli a cercare il giro perfetto in pochi minuti. Verstappen, Piastri e George Russell – autore di una prestazione solida – si sono scambiati più volte il primato, abbassando ripetutamente il record del circuito. Alla fine, però, è stato il campione del mondo a fare la differenza, confermando la sua capacità di alzare il livello quando serve.

In seconda fila si sono piazzati Russell e Charles Leclerc, mentre Lewis Hamilton dovrà accontentarsi della settima posizione. Per Norris, invece, la speranza di lottare per le prime posizioni è svanita: partirà decimo, a meno che la McLaren non debba sostituire componenti della vettura, con eventuali penalizzazioni. «Chiedo scusa alla squadra», ha commentato il britannico, consapevole che da quel punto della griglia non ci si può aspettare miracoli.