F1, Verstappen 'chiude' il Mondiale piloti, mentre per la Ferrari diventa cruciale il pilota già 'scaricato'
A Interlagos, Max Verstappen ha scritto di proprio pugno la parola “Fine” sul Mondiale piloti 2024, conquistando il quarto titolo consecutivo. Si aspetta solo la petulante sentenza della cassazione denominata “algebra”, poiché restano sul piatto 86 punti e l’olandese ne ha “solo” 62 di vantaggio su Lando Norris. Cionondimeno, quanto visto nell’autodromo brasiliano ha certificato senza “se” e senza “ma” come Verstappen sia indiscutibilmente il miglior pilota contemporaneo, con buona pace di predestinati e generazioni britanniche assortite. (OA Sport)
La notizia riportata su altre testate
L’ultimo appuntamento di questo triple header è finito come non ti aspetti. (Virgilio)
"Oggi Max è stato di un altro pianeta, quando aveva la pista libera riusciva a volare con la macchina. (F1-News.eu)
Ieri a Interlagos Max Verstappen ha scritto un pezzetto di storia della F1, esibendosi in una prestazione da leggenda. Potrà non essere il più simpatico della compagnia, ma come talento assoluto non ce n’è per nessuno: partito 17° non per colpa sua, ha dato vita ad una rimonta epica con apparente facilità, fino al sorpasso su Ocon. (Automoto.it)
Otto anni dopo, stessa pista, stesse condizioni, la magia di Max Verstappen si è riproposta in una gara che lo rende ormai prossimo alla coronazione della quarta iride. La Red Bull torna così sul gradino più alto del podio, in un’inedita triade alla quale si sono aggiunti i due piloti Alpine. (Formu1a.uno)
Ma anche la penalità pendente , e poi la beffa in qualifica e l'arretramento in diciassettesima posizione in griglia. (Eurosport IT)
Alla ripartenza dopo la Safety Car, entrata per il crash di Carlos Sainz, Max Verstappen non ha più avuto avversari. La vittoria che gli mancava da 10 gran premi, il Mondiale che gli stava scappando via, la gloria, perché arrivare davanti a tutti quando parti dal 17° posto, significa tanto in una gara pazza con due Safety Car, una bandiera rossa e un sacco di gente finita nei pasticci in condizioni davvero terribili. (il Giornale)