Gpa reato universale, Natascia Maesi: “Introdotta a scopo intimidatorio”

Sulle coppie che ricorrono alla gestazione per altri “è stato apposto un marchio infamante”. Genitori, mamme, papà, trattati come “criminali internazionali responsabili di crimini contro l’umanità” al pari dei genocidi. Il commento della presidente di Arcigay, all’entrata in vigore della legge Varchi, che rende la maternità surrogata un reato universale, legge firmata nei giorni scorsi dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, è durissimo. (Luce)

Se ne è parlato anche su altri media

Il disegno di legge per rendere la Gestazione per altri (Gpa) "reato universale", approvata in via definitiva dal Senato il 16 ottobre, sarà in Gazzetta ufficiale lunedì 18 novembre. Ma qual è la situazione negli altri Paesi? Ecco cosa sappiamo. (Sky Tg24 )

La gestazione per altri diventa un crimine. Da oggi, lunedì 18 novembre, entra in vigore la legge sulla maternità surrogata, che istituisce il "reato universale" per la pratica dell'utero in affitto, punibile anche per chi ne fa ricorso all'estero. (Today.it)

La pena prevista per la Gpa (gestazione per altri) va da 3 mesi a due anni, a cui si aggiunge una multa da 600mila euro a un milione di euro. Istituisce il “reato universale” per la pratica dell’utero in affitto, punibile anche per chi ne fa ricorso all’estero. (ilmessaggero.it)

Maternità surrogata, il giurista: “Le pene sono basse, la prescrizione è facile”

Non fa differenza se la gestazione per altri avviene in forma altruistica o strett… (La Stampa)

La legge - ha appreso l'ANSA - è stata firmata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 4 novembre, prima della partenza per la sua visita in Cina. La firma era attesa da giorni ma finora dal Quirinale non erano arrivate notizie. (Corriere della Sera)

Per Alberto Gambino, docente di Diritto Privato e componente del Comitato Nazionale di bioetica, la semplice modifica dell’articolo 12 della legge 40 del 19 febbraio 2004 – che rende la gestazione per altri un reato universale – rischia di non essere sufficiente a contrastare efficacemente il fenomeno del turismo procreativo della surrogazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)