ASPMI è vicina ai militari italiani impiegati nella missione Unifil. “È la dimostrazione della specificità militare”

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Maltempo Guerra tra Gaza e Israele

ASPMI esprime massima vicinanza ai colleghi, e alle loro famiglie, impegnati nella missione UNIFIL, in seguito all’escalation di violenza che ha coinvolto il Medio Oriente nelle ultime ore, con l’attacco dell’Iran a Israele. In questo momento di grande tensione, ricordiamo l’importanza della missione che i nostri militari portano avanti in Libano, nel quadro della Risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite (ASPMI)

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"Tutti devono impegnarsi nella piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Hezbollah deve ritirarsi al di là del fiume Litani". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma anche che la decisione di lasciare la missione “non può essere una decisione unilaterale perché è una missione ONU”, e inoltre, un sì ad “un rafforzamento del contingente – perché – o ci sono le forze dell’ONU nel sud del Libano o ci sono i soldati israeliani e la differenza è chiara a tutti”. (Il Fatto Quotidiano)

«Quella in atto è una pericolosa e tragica escalation con il superamento progressivo di linee rosse, nonostante gli appelli della comunità internazionale»: lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, nel corso di un'audizione presso le Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. (Corriere TV)

Fratoianni a Tajani e Crosetto: “Perché non condannate gli atti di terrorismo del governo israeliano?”

– “Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie”. Roma, 2 ott. (Gazzetta Matin)

"Assolutante no, abbiamo valutato tutte le possibilità ma non c'è nessuna decisione del governo italiano di ritirare il contingente italiano dall'Unifil, anzi, durante la riunione del tavolo permanente abbiamo chiesto di allargare le competenze di Unifil, cosa che avevo chiesto il giorno precedente durante la riunione dei ministri degli Esteri Ue" e che "non significa cambiare le regole di ingaggio". (Tiscali Notizie)

“Quello che sta succedendo a Gaza non può più essere liquidato con un appello alla moderazione – ha aggiunto Fratoianni – è una cosa francamente insopportabile. Lo ha chiesto Nicola Fratoianni di Avs ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto, in audizione, su ciò che sta accadendo in Medio Oriente (Il Fatto Quotidiano)