"Berlinguer. La grande ambizione": ecco il trailer del nuovo film di Andrea Segre

"Berlinguer. La grande ambizione": ecco il trailer del nuovo film di Andrea Segre Il film apre, mercoledì 16 ottobre, la 19a edizione della Festa del Cinema di Roma, ed è presentato in concorso “Progressive Cinema”. Nel cast al fianco di Elio Germano, che veste i panni del politico che ha fatto la storia del partito comunista in Italia, tra gli altri, Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Fabrizia Sacchi (Il Mattino di Padova)

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LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI Il regista Andrea Segre, lo sceneggiatore Marco Pettenello e il cast raccontano l’enorme lavoro di ricerca storica tra archivi, biografie e interviste per raccontare la figura del politico (Sentieri Selvaggi)

“Oggi si parla tanto di chi sarà il prossimo leader, non abbiamo un leader, ma siamo sicuri che la risposta sia nel leader? Perché, innanzitutto, Berlinguer era un segretario e questa è una differenza semantica molto importante perché prevede un discorso fatto all’opposto quindi di ascolto. (LAPRESSE)

Al via la XIX edizione della Festa del Cinema di Roma. Il primo red carpet di questa edizione si apre con la presentazione del film "Berlinguer. (ilmessaggero.it)

Elio Germano è Berlinguer alla Festa del cinema di Roma: «Oggi non abbiamo un leader. Berlinguer era un segretario: si metteva in ascolto degli altri»

Per attivare l'iscrizione alla newsletter The dreamers, dedicata al cinema e alle serie tv, clicca qui Il titolo fa riferimento al grande progetto politico che Enrico Berlinguer aveva in mente: unire le forze popolari italiane attraverso il compromesso storico con la Democrazia cristiana di Aldo Moro per realizzare un grande programma di riforme. (la Repubblica)

La grande ambizione” di Andrea Segre, film d'apertura della 19a edizione della Festa del Cinema di Roma in concorso a "Progressive Cinema" e in sala dal 31 ottobre con Lucky Red. Solo cinque anni, dalla morte di Salvador Allende (1973) a quella di Aldo Moro (1978), per raccontare filologicamente, e senza troppi retroscena, quel segretario del partito comunista più grande in Europa (1,7 mln di votanti), quel politico amato e rispettato da tutti, anche dagli stessi avversari quando in Italia erano ancora vitali le ideologie. (Il Mattino di Padova)

Così il racconto di Berlinguer, interpretato dal magistrale Elio Germano, ha inizio dal 1973 con il viaggio a Sofia e l'attentato dei servizi segreti bulgari da cui Berlinguer riuscì a salvarsi, per proseguire negli anni centrali del tentativo di cambiare l'Italia con il «compromesso storico», cioè il disegno di trovare un accordo tra il Pci e la Democrazia Cristiana per dare vita a un'unione socialista alla guida del Paese. (Vanity Fair Italia)