Hanno ucciso l'uomo ragno, dietro le quinte con gli attori: "Noi amici come Max Pezzali e Repetto"

Hanno ucciso l'uomo ragno, dietro le quinte con gli attori: Noi amici come Max Pezzali e Repetto
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Più di un milione e 300 mila spettatori medi in una settimana: sono dati di ascolto record quelli dei primi due episodi di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883", miniserie televisiva di Sky e Now, in onda dall'11 ottobre, ogni venerdì con due nuovi episodi. Diretta da Sydney Sibilia, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" racconta gli inizi degli 883, dall'incontro di Max Pezzali e Mauro Repetto sui banchi di scuola agli esordi del Festivalbar, riportando il pubblico negli anni ’90, in quella provincia pavese che ha dato i natali ad uno dei gruppi musicali italiani più amati al mondo. (Today.it)

Su altre fonti

Dopo una prima settimana da record, continua il grande successo di HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO – LA LEGGENDARIA STORIA DEGLI 883: terzo e quarto episodio della serie Sky Original di Sydney Sibilia si mantengono sopra 1 milione 300mila spettatori medi in una settimana, facendo registrare un +3% sulla performance dei primi due nella prima settimana e più 5 punti percentuali come permanenza del pubblico. (Digital-Sat News)

Hanno Ucciso L’Uomo Ragno di Sydney Sibilia: perché è una serie imperdibile e cosa potremmo vedere nella seconda stagione. (L'Architetto)

Max Pezzali, la lettera d'amore degli 883 agli studenti del suo ex liceo di Pavia: "Io e Mauro abbiamo il cuore Copernicano"

La serie che racconta la loro storia è un tuffo in particolare negli Anni 90 che emoziona: sono contenta di avervi fatto parte». «I loro brani sono una colonna sonora che ha unito intere generazioni. (La Stampa)

Proprio in quelle aule nacque l’amicizia con Mauro Repetto e quindi di fatto la storia degli 883, ripercorsa in queste settimane dalla serie tv “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”: nella narrazione scenica, peraltro, è stata operata una variazione nella carriera scolastica del cantante, che gli spettatori vedono lasciare il Copernico perché trasferito dai genitori in un altro liceo pavese, il Taramelli. (La Repubblica)