Chissà se Meloni avrà il coraggio di dire a Vance che non siamo parassiti
Chissà se Meloni avrà il coraggio di dire a Vance che non siamo parassiti Francesca Schianchi Non è ancora l’ingresso trionfale alla Casa Bianca che la premier Giorgia Meloni sogna da due mesi e mezzo, ma è già qualcosa: tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua, tra il 18 e il 20 aprile, incontrerà il vicepresidente americano JD Vance. Chissà se riuscirà a strappare un colloquio a tu per tu anche il vicepremier Salvini, che una decina di giorni fa annunciava con orgoglio di averlo sentito al telefono. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
L’annunciato e temuto Liberation Day allarma parecchio anche Palazzo Chigi, eppure l’input che la leader ha inviato ai dirigenti di FdI e ai ministri è «calma e gesso». Non è rispondendo colpo su colpo, dazio su dazio, che l’Europa potrà mettere al sicuro le sue imprese dalla scure di Trump, che oggi si abbatterà sull’economia dell’Unione. (Corriere Roma)
Trattare da soli con gli Usa sui dazi, come predica Matteo Salvini, o restare allineati con l’Ue, come suggerisce l’altro vicepremier, Antonio Tajani. E come prevedono gli stessi trattati Ue. (Il Manifesto)
Viaggio in Italia per JD Vance. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il vicepresidente degli Stati Uniti sta programmando una visita a Roma tra il 18 e il 20 aprile. La notizia arriva a pochi giorni dalla richiesta della presidente del Consiglio di un maggior coinvolgimento dell’amministrazione Usa nelle discussioni tra i Paesi alleati europei “volenterosi” sull’Ucraina, richiesta arrivata nel corso dell’ultimo summit tenutosi all’Eliseo di Parigi. (L'Unione Sarda.it)
A Roma sarà la prima trasferta ufficiale del vice di Trump nel vecchio continente, nelle cui cancellerie non annovera troppi estimatori. ROMA – JD Vance prepara un viaggio in Italia, il terzo in Europa dopo quello di Monaco, in cui bastonò i partner Ue, e il blitz in Groenlandia della settimana scorsa che ha irritato la Danimarca. (la Repubblica)
Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. "I piani sono in evoluzione e potrebbero cambiare prima di essere finalizzati", ha detto un funzionario Usa. (Tiscali Notizie)
Il vicepresidente americano J.D. Il programma è ancora in definizione ma, secondo l’agenzia Bloomberg, sarebbe stato chiesto dall’amministrazione americana. (Il Fatto Quotidiano)