La solitudine di fronte al baratro della guerra

Andare o restare? Ridurre il contingente militare o modificare gli obiettivi della missione? Battere in ritirata o limitarsi a trasferire i soldati altrove? L’unica certezza è che, a oggi, non ci sono risposte, e che quelle risposte l’Italia dovrà necessariamente trovarle da sola, visto il vuoto di potere (americano) e l’assenza di una guida (europea) che possano aiutarci a uscire onorevolmente da un incubo chiamato Libano (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

L'Onu: "La sicurezza dei caschi blu sempre più a rischio". La comunità internazionale condanna gli attacchi. Beirut chiede un cessate il fuoco immediato. Intanto le forze di difesa israeliane potenziano le operazioni nel Libano meridionale, dove è stata dispiegata la 205esima Brigata corazzata (AGI - Agenzia Italia)

A quel punto il nervosismo che da giorni corre sull’asse Roma-Tel Aviv è diventato vera e propria irritazione, veicolata direttamente da Palazzo Chigi a Benjamin Netanyahu ed esplicitata, in maniera neanche troppo felpata, dai massimi vertici militari in diretta televisiva. (Il Fatto Quotidiano)

Proteggere i 'caschi blu' di Unifil. E' quanto chiedono in una dichiarazione congiunta 34 Paesi che contribuiscono alla missione dell'Onu nel sud del Libano, fra cui l'Italia. La dichiarazione è stata presentata dalla Polonia dopo che cinque militari della missione sono stati feriti. (Adnkronos)

Unifil ancora sotto il tiro israeliano in Libano

Nonostante le continue critiche per "continue violazioni del diritto internazionale e crimini di guerra" mosse da più parti del mondo, Italia compresa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu continua imperterrito sulle proprie posizioni e chiede all'Onu di "rimuovere immediatamente le truppe Unifil dalle aeree di combattimento nel Sud del Libano". (Il Giornale d'Italia)

Non abbiamo ricevuto alcun messaggio dopo l'accaduto, anche se in ogni caso, e se dovessero farlo, non ci aspettiamo che lo facciano con noi, ma sul canale delle Nazioni Unite". Lo dice, in un'intervista al Corriere della Sera, il generale di brigata Stefano Messina, comandante del contingente italiano dell'Unifil. (Fanpage.it)

Proprio ieri sera – ha raccontato oggi il portavoce Andrea Tenenti – sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave”. (Radio Popolare)