Daniel Craig in Laguna: addio a James Bond, capello lungo e barba bianca. Al Lido anche Lady Gaga, in mostra l'anello di fidanzamento

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A Venezia è il giorno di «Queer», il film del regista Luca Guadagnino che vede Daniel Craig, l’ex James Bond, in un cambio radicale d’immagine. E in effetti già al suo arrivo in Laguna, Craig si è presentato con uno stile ben lontano da quello a cui aveva abituato l'ex 007. Per l'arrivo al Lido l'attore 56enne ha scelto un confort look con jeans e camicia bianca con maniche risvoltate. Ma sono i capelli ad aver stupito tutti: lunghi, con evidente crescita bianca laterale. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Secondo Alberto Barbera, direttore della 81ª Mostra del Cinema di Venezia, Daniel Craig ha offerto la performance della sua carriera in Queer di Luca Guadagnino. L'indimenticabile 007 si è immerso completamente nel progetto, affidandosi al regista di Chiamami col tuo nome e partecipando a intense scene di sesso con Drew Starkey e Omar Apollo. (La Stampa)

Il regista di "Chiamami col tuo nome" firma una lisergica e appassionata trasposizione cinematografica del romanzo semi-autobiografico scritto da William Burroughs. Tra eroina, ayahuasca, metzcal e tequila, un allucinante viaggio al termine della notte. (Sky Tg24 )

Che sognava di portare sullo schermo il romanzo breve di William Burroughs (allora pubblicato in Italia con il titolo Diverso) da quando lo lesse la prima volta, a Palermo, a 17 anni. Tutto questo spiega perché il testo di Burroughs – scrittore a… (la Repubblica)

Venezia 81, la recensione di Queer di Luca Guadagnino

Appena arriva nel Concorso del Festival di Venezia, Guadagnino cattura immediatamente l’attenzione. Come? Il suo film Queer, al centro di questa recensione e tratto dal racconto di uno degli scrittori americani più influenti del XX secolo, William S. Burroughs nonché figura chiave della Beat Generation insieme a Jack Kerouac e Allen Ginsberg, era destinato a far discutere sin dal suo annuncio. (Orgoglionerd)

Luca Guadagnino e Daniel Craig, assieme allo sceneggiatore Kuritzkes e al cast, raccontano Queer alla stampa: un film sull’amore e le connessioni umane. In Concorso All’incontro erano presenti anche lo sceneggiatore Justin Kurtzkes, gli attori Drew Starkey, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Omar Apollo e Daniel Craig, il costumista Jonathan Anderson e i produttori Lorenzo Mieli e Andrea Scrosati. (Sentieri Selvaggi)

Così François Truffaut ne Il cinema secondo Hitchcock teorizzava il “grande film malato”: “Un capolavoro abortito … che soffre generalmente di una dose eccessiva di sincerità, che, paradossalmente, lo rende chiaro agli aficionados e più oscuro al pubblico abituato a mandar giù delle misture nel cui dosaggio prevale l’astuzia piuttosto che la confessione diretta”. (cinematografo.it)