Le aziende trovano le persone giuste se si raccontano bene

La ricerca di personale qualificato è una sfida cruciale per le imprese italiane. Secondo un recente studio del Centro Studi di Confindustria, il 69,8% delle aziende ha difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie. Questo problema si acuisce per le competenze tecniche, richieste dal 69,2% delle imprese, e per le mansioni manuali, dove le difficoltà sono... (Milano Finanza)

Su altri giornali

Segnali positivi sul fronte dell’occupazione arrivano dal rapporto annuale sul lavoro del Centro Studi Confindustria. A fine 2023, rispetto a dodici mesi prima, gli addettirisultano aumentati dell’1,4%. (ROMA on line)

Per giustificare i dati sempre molto elevati che riguardano la disoccupazione sul nostro territorio nazionale, analisti e commentatori amano ripetere che in Italia non c’è lavoro. (QuiFinanza)

Per quanto in assoluto si parli spesso e volentieri dell'elevato tasso di disoccupazione nel nostro Paese, un altro dato inizia a creare preoccupazione tra le aziende e le imprese: in Italia si lamenta infatti anche la mancanza di figure professionali altamente specializzate, richieste in settori trainanti e "tradizionali" come ad esempio quello tessile o farmaceutico. (il Giornale)

ROMA – Il 70 per cento delle imprese associate a Confindustria in cerca di personale non riesce a trovare le competenze richiesta. E’ il dato principale che emerge dall’annuale indagine di Viale dell’Astronomia sul lavoro, svolta tra febbraio e aprile 2024. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo rileva una recente indagine di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno L’indagine, effettuata tra febbraio e aprile 2024, fornisce informazioni sull’annualità 2023 e l’inizio dell’anno in corso e analizza la struttura dell’occupazione e le politiche aziendali di gestione del lavoro nelle aziende. (Corriere Peligno)

Si stima che, su base annua, le nostre imprese non trovano circa 150 mila lavoratori, che il problema è accentuato per le qualifiche basse («mismatch quantitativo») e che, per i laureati, il medesimo problema si verifica per il disallineamento fra il titolo di studio domandato dai datori di lavoro e quello acquisito dai potenziali assunti («mismatch qualitativo»). (La Gazzetta del Mezzogiorno)