Vince Trump o Harris? La previsione dello storico 'infallibile'
Kamala Harris vincerà le elezioni presidenziali americane del 5 novembre. La previsione è del professore di storia all'American University di Washington, Allan Lichtman, che ha predetto con successo l'esito del voto per la Casa Bianca nove volte su dieci, dal 1984. Noto come il 'Nostradamus dei sondaggi', Lichtman realizza le sue previsioni su un sistema che ha applicato a tutte le elezioni degli ultimi 30 anni, basato su 13 'Chiavi per la Casa Bianca', da lui ideato insieme all'accademico russo Vladimir Keilis-Borok nel 1981 (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il sondaggio analizza poi che Harris ha un vantaggio marginale in Nevada, North Carolina e Wisconsin, mentre Trump è in vantaggio in Arizona. Lo conferma un sondaggio del New York Times/Siena College, secondo cui Trump ha raggiunto Harris in Pennsylvania, dove entrambi solo al 47%. (Adnkronos)
Il sondaggio del Des Moines Register, pubblicato nel fine settimana, ha dato Harris in vantaggio di tre punti nello Stato, che non ha votato per un democratico alla presidenza da quando ha sostenuto Barack Obama nel 2012. (Euronews Italiano)
Con la chiusura dei seggi sempre più vicina, datata al 5 novembre, la situazione di sostanziale parità nel confronto elettorale tra Kamala Harris e Donald Trump sembra difficile da sbloccare. La certezza è che il confronto si riduce ormai a sette Stati chiave, che determineranno in base al loro spostamento chi siederà nello Studio ovale a partire dal 20 gennaio prossimo. (Valigia Blu)
Secondo l’indagine Selzer condotta per il quotidiano Des Moines Register, infatti, la candidata democratica sarebbe avanti con il 47%, contro il 44% del tycoon. A due giorni dal voto americano del 5 novembre arriva a sorpresa un sondaggio che potrebbe cambiare le carte in tavola sulle elezioni presidenziali in Usa. (Virgilio Notizie)
Entrambi i campi citano i sondaggi. Un «cauto ottimismo» si è diffuso nella campagna di Kamala Harris, mentre quella di Donald Trump sostiene che è tutta una montatura. (Corriere della Sera)
Settimana decisiva quella che si apre domani. L'America sceglie la sua nuova guida per i prossimi quattro anni, il mondo attende il responso con il fiato sospeso perché quelle americane sono le uniche elezioni nazionali che hanno effetti globali. (il Giornale)