Acca Larenzia, in centinaia rispondono “presente” con il saluto romano. I filmati al vaglio della Digos
Il grido con i nomi delle vittime della strage di Acca Larenzia a Roma. Il presente ripetuto tre volte, col saluto romano. Come ogni anno, centinaia di aderenti a CasaPound e altri militanti di estrema destra hanno commemorato i morti dell'agguato del 7 gennaio 1978, dove furono uccisi i due giovani appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, e poco dopo Stefano Recchioni a seguito degli scontri con le forze dell' ordine. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La Procura di Roma è in attesa delle informative delle forze dell’ordine dopo i fatti accaduti durante la commemorazione di Acca Larenzia per la strage del 7 gennaio 1978. Nella giornata di ieri, infatti, oltre un migliaio di militanti appartenenti a movimenti di estrema destra hanno fatto saluti romani e risposto al richiamo dei nomi delle vittime con la parola d’ordine «Presente». (Open)
La nota della Questura: "Nel corso della commemorazione, organizzata da Casapound, a cui hanno partecipato circa 1300 persone, è stato chiamato il “presente” ed è stato effettuato il saluto romano dalla maggior parte degli astanti" (Il Fatto Quotidiano)
Nessun braccio alzato fanno sapere dagli uffici della Questura… (La Repubblica)
La manifestazione degli antifascisti ha finito per pubblicizzare quella dei ragazzi dì Gioventù Nazionale (sezione giovanile di Fratelli d’Italia), che erano molti di meno e che sono stati intervistati da tutti i media locali. (LecceSette)
Braccia tese e il rituale del ‘presente’. (Adnkronos)
Circa un migliaio di persone si sono radunate in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma, per commemorare la strage della sezione Msi del 7 gennaio 1978 in cui morirono i militanti di destra Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. (ilmessaggero.it)