IL CALO DELLA PRODUZIONE, CON QUESTO SONO 20
IL CALO DELLA PRODUZIONE, CON QUESTO SONO 20 di Francesco Pontelli Appunto, con questa sono venti (20) le diminuzioni della produzione industriale consecutive, -0,4% in relazione al mese precedente e -4% rispetto al 2023. Nel frattempo, si assiste ad un ulteriore aumento del +9,2% dei costi energetici nel primo trimestre 2024, rispetto al 2023, che con gli oneri di sistema peseranno con un 12,8% in più. (Nuovo Giornale Nazionale)
Ne parlano anche altri giornali
Ripartenza debole. Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. (Il Sole 24 ORE)
Così come accaduto nei mesi scorsi, a frenare le medie sono in particolare mezzi di trasporto (-15,4%, peggior settore di periodo per colpa delle auto) e tessile-abbigliamento. Un calo dello 0,4% rispetto ad agosto, una riduzione di quattro punti su base annua. (Il Sole 24 ORE)
In merito a quest’ultimo punto, l’analisi è di lungo periodo e coinvolge un ventennio circa dal 1998 al 2020. I risultati evidenziano come nel 2020 la dipendenza dell’Italia dalla Germania sia 2,5 volte più elevata della rilevanza dell’Italia per la Germania (Figura F1). (LavoroSi)
Ma molto peggio va su base annua: al netto degli effetti del calendario, la flessione dell’indice raggiunge il 4%. Il chiaro segnale di un sistema che è sempre più in crisi e che, tra il crollo del settore automotive e i consumi che non ripartono, non vede proprio la luce in fondo al tunnel. (LA NOTIZIA)
Condividi questo articolo Il settore automobilistico e quello tessile affondano la nostra produzione industriale che chiude il mese di settembre con un -0,4% rispetto ad agosto ed un -4 % sullo stesso periodo dell’anno precedente. (la VOCE del TRENTINO)
Vuol dire che su base annua il PIL è aumentato solo dello 0,4%, cioè siamo a prefissi telefonici. Un risultato che rende difficile raggiungere il pur modesto obiettivo di crescita del più 1% previsto dal governo per il 2024. (Radio Radio)