Sangiuliano, lettera di dimissioni irrevocabili a Meloni. Nominato Alessandro Giuli

Sangiuliano, lettera di dimissioni irrevocabili a Meloni. Nominato Alessandro Giuli
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Il Dubbio INTERNO

«Dimissioni irrevocabili». Dopo giorni in trincea, confortato dal supporto di Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano ha infine ceduto rassegnando le dimissioni da ministro della Cultura. Facendosi da parte, da un lato, per affrontare una possibile inchiesta giudiziaria da uomo libero, ma anche per togliere dall’imbarazzo la presidente del Consiglio, che dopo averlo invitato a resistere ha accolto con sempre più insofferenza ogni nuova puntata del Boccia-gate, tanto da non riuscire più a tollerare i continui colpi di scena della soap opera più seguita di questo scorcio di fine estate. (Il Dubbio)

Su altri giornali

Se avesse detto la verità dall'inizio, avrebbe potuto evitarle». Ma oggi, dopo tutto quello che è successo, era necessario si dimettesse. (Corriere Roma)

In questo si traduce l'intervista di Maria Rosaria Boccia a In Onda, su La7. Il faccia a faccia con Luca Telese e Marianna Aprile viene registrato nel pomeriggio, proprio quando il ministro della Cultura sta rassegnando le dimissioni. (Liberoquotidiano.it)

Ora probabilmente, dopo giorni sulla cresta dell’onda e con mezzo governo appeso alle sue stories su Instagram, per Maria Rosaria Boccia — arrivata a 105 mila follower sul social più popolare — l’attenzione mediatica calerà, e chissà se parecchio o se l’imprenditrice campana riuscirà a capitalizzare la sua improvvisa notorietà. (la Repubblica)

Vittorio Sgarbi: «Ho firmato esposti anonimi ma Sangiuliano non doveva dimettersi. Boccia? Giuli la nomini al ministero»

Nel video Sangiuliano cammina di spalle lungo un corridoio del ministero tra gli applausi del personale, diretto verso una porta a vetri. Un messaggio di addio dopo le dimissioni irrevocabili comunicate alla premier, Giorgia Meloni, sull'onda del caso Boccia. (Corriere TV)

Un messaggio irrompe nella chat whatsapp del Consiglio dei ministri: «In lacrime vi abbraccio tutti». Dimissioni «irrevocabili»: scrive così in una lettera a Giorgia Meloni il ministro della Cultura ormai sull’uscio, travolto dal Boccia-gate, sfidato dall’ex amante e consigliera-ombra Maria Rosaria Boccia. (ilmattino.it)

E che Maria Rosaria Boccia doveva essere nominata «così non sarebbe successo niente». Ma lo fa in maniera piuttosto sibillina: «È una cosa malinconica, difficile da commentare. (Open)