Negramaro con passione: “La voglia di sognare è il nostro manifesto”
Milano – Un cielo senza stelle toglieva ai navigatori di una volta le coordinate per individuare la rotta. Ed è con questa coscienza antica che i Negramaro ne hanno cercate di luminosissime per riprendere il largo con Free Love, nuovo album d’inediti (in uscita domani) che raccontano davanti alla telecamera di “Soundcheck”, il format musicale disponibile pure sul sito web e sui social del nostro giornale. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri giornali
Lo spiegano in questa intervista, tra il racconto di un’epoca in cui «sembra si sia tornati al Medioevo» per quanto riguarda i diritti, il legame ossessivo di Giuliano Sangiorgi con la natura, l’equilibrio che tiene insieme una band dopo 25 anni tra «confronti, crisi e rispetto reciproco». (Rolling Stone Italia)
Dodici tracce e ben otto collaborazioni eccellenti, cioè quelle con i colleghi e amici Lorenzo Jovanotti, Elisa, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Aiello, Malika Ayane, Niccolò Fabi, JJ Julius Son. «L’amore quando arriva spacca tutto: è un monito verso me stesso». (quotidianodipuglia.it)
I negramaro cantano un inno alla libertà con l'album Free love 20 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Dodici tracce e otto collaborazioni, tutte centrate al messaggio che i ragazzi salentini trasmettono con questo lavoro e che è già annunciato nel titolo: si tratta di Aiello, Malika Ayane, Elisa, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jovanotti e Kaleo. (Sky Tg24 )
Il nuovo lavoro dei Negramaro parte con questo bluesone adrenalinico, con questa title track inno ad «un amore libero, da tutto, da tutti, da leggi, da convenzioni, da pudori, da costrizioni». Il titolo, «Free love», coincide anche con il miglior brano del disco in uscita domani, un duetto con JJ Julius Son, spettacolare voce degli islandesi Kaleo. (ilmattino.it)
Dodici canzoni, registrate a Berlino nei mitici Hansa Studios, otto collaborazioni, sorprendenti e autentiche: da Aiello a Malika Ayane, da Elisa, a Niccolò Fabi, e poi ancora Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jovanotti e JJ Julius Son. (Vanity Fair Italia)