Beko, l’urlo degli operai: "Questa fabbrica è la vita". Presidio contro la chiusura
"No alla chiusura dello stabilimento Beko di Siena, che per noi è la vita". E’ un messaggio forte e chiaro quello lanciato dai 299 lavoratori del sito di viale Toselli, che ieri hanno deciso di prolungare per tutta la giornata lo sciopero inizialmente previsto di 4 ore, riunendosi in assemblea davanti allo stabilimento. La segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero, ha sottolineato: "Oggi vedo una diversa consapevolezza nei lavoratori e questo ci responsabilizza ancora di più. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altri media
È un’altra crisi in una To… (La Repubblica Firenze.it)
La decisione di prolungare la mobilitazione è arrivata dopo l’assemblea, che si è svolta stamani alle 6 davanti ai cancelli del sito, ed è stata proclamata poco fa dalla rappresentanza sindacale. Per il turno pomeridiano l’appuntamento è alle 13.15, ancora davanti ai cancelli per l’assemblea. (Siena News)
Questa mattina i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno (Varese) hanno incrociato le braccia presidiando la portineria centrale della fabbrica per protestare contro l’annunciata chiusura di tre fabbriche, tra cui quella varesina, dedicate alla produzione di elettrodomestici per la refrigerazione e il lavaggio. (varesenews.it)
"Il sito comunanzese contava 1.000 dipendenti ai tempi dei Merloni, poi ridotti a 590 dal 2014 con Whirpool, oggi asciugato a 332 dipendenti, provenienti da 40 paesi, 3 provincie e 2 comunità montane montane (quella del tronto e quella dei Sibillini). (picenotime.it)
Di Cristian Lamorte | 12 Novembre 2024 alle 18:00 Rabbia e rassegnazione s’insinuano nei 299 lavoratori di Beko Europe che da mesi portano avanti la lotta per il posto e contro un’azienda che non lascia trapelare speranze per il futuro. (RadioSienaTv)
Mercoledì prossimo è infatti in calendario la nuova riunione del tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy, dove il gruppo Arçelik, a cui fa capo Beko Europe, sarà chiamato a esplicitare la strategia per i cinque siti italiani, tra i quali quello appunto di Siena (LA NAZIONE)