I punti di forza di Donald Trump nelle diverse aree del mondo
Quando Trump vinse la prima volta le elezioni, l'8/11/2016, l'Occidente arrivò ad un giro di boa. Il populismo trionfò nelle urne della più potente democrazia al mondo, spinto dalla mutazione della base elettorale. Il ceto medio era impoverito dalla finanziarizzazione dell'economia, la working class travolta dalla deindustrializzazione. La globalizzazione drenava ricchezza verso i mercati emergenti, attraverso le delocalizzazioni. (Italia Oggi)
Su altri media
Nonostante l’oceano di distanza, le scelte economiche del tycoon a stelle e strisce potrebbero avviare un domino sui mercati internazionali, con ripercussioni concrete per chi sta pensando di acquistare casa o rinegoziare il proprio mutuo in Italia. (QuiFinanza)
Enrico Carraro, presidente di Confindustria, auspica che «lo choc della vittoria di Trump spinga l’Europa a compattarsi su una politica economica forte e unitaria per scongiurare il rischio di essere ininfluente schiacciata com’è fra due blocchi: Cina-India e Stati Uniti». (Corriere della Sera)
Il suo ritorno alla Casa Bianca di fatto equivale a un ritorno al protezionismo, con una politica commerciale che mira a favorire la produzione e l'occupazione interne agli Stati Uniti attraverso l’imposizione di dazi sulle importazioni e la promozione di norme che incoraggiano l’autosufficienza economica. (QuiFinanza)
È questo il risultato di una simulazione realizzata da Prometeia che immagina due scenari di possibili aumenti tariffari. La stretta sui dazi annunciata dal nuovo presidente Usa Donald Trump in campagna elettorale rischia di costare all'Italia oltre 4 miliardi di dollari. (Tiscali Notizie)
Che ricchezze tutelerà il nuovo presidente, quanto peseranno i dazi e quali nuove alleanze commerciali ma non solo si profilano? Trump ha anche promesso di chiudere la guerra in Ucraina e di fare da pacere in Medio Oriente: solo parole o passerà ai fatti? E quali? Tagli alle forniture di armi, allontanamento dalla Nato? Nel day after possiamo anche fare una analisi più accurata dei flussi elettorali: da dove viene il fiume di voti per il tycoon, quanto ha pesato chi ha "tradito" Kamala Harris e dove hanno sbagliato i Democratici per perdere tanto male. (la Repubblica)
Protezionismo, dazi, guerre commerciali (soprattutto con la Cina), un’immediata corsa all’import verso gli Stati Uniti, più estrazioni petrolifere, meno decarbonizzazione, minori traffici commerciali con il Nord America e tanta instabilità. (shippingitaly.it)