Torino, al No Meloni Day il gesto brigatista della P38: non si può più far finta di nulla
Ancora una volta, verrebbe da dire come sempre, è Torino il centro oscuro delle manifestazioni pro Palestina, recitate con messinscene violente e volgari, senza una risposta chiara e netta da parte dell’amministrazione comunale. A Palazzo Civico da tempo immemorabile non c’è una presa di distanza culturale dagli estremismi facinorosi e violenti di quella che rimane comunque una minoranza, seppur rumorosa, prepotente, facinorosa. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
Quaranta manifestazioni pacifiche in tutta Italia per il “no Meloni day” degli studenti. E per i palestinesi di Gaza e contro Israele: “Soldi alla scuola e non alla guerra” hanno scritto … (Il Fatto Quotidiano)
Di indignazione a destra e nel centrosinistra, a cui si è contrapposto solo il silenzio delle forze di sinistra … Commenti sì, tanti. (Il Fatto Quotidiano)
Gli scontri di Torino, con la bomba artigianale lanciata contro la polizia; il tono generale di odio e violenza; l'impropria sovrapposizione per cui il diritto alla protesta viene utilizzato come salvacondotto per qualsiasi eccesso. (Secolo d'Italia)
"A nome di tutto il Pd esprimo solidarietà e vicinanza agli agenti delle forze dell'ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino. La violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe fare nessuno, in particolare modo chi ha responsabilità di governo. (Tiscali Notizie)
Prima a Bologna, poi Torino: ancora una volta i problemi di ordine pubblico hanno messo a dura prova la professionalità delle poliziotte e dei poliziotti. Occorre però interrogarsi sulle responsabilità che questi eventi sollevano. (L'HuffPost)
E poi un fantoccio del ministro Valditara dato alle fiamme, scontri con le forze dell’ordine, minacce e insulti a leader di governo e opposizione. Manifesti dei politici imbrattati di vernice «rosso-sangue», ragazzi in manette che sfidano la polizia, studenti che alzano il braccio per mimare il gesto della P38, ricordando gli Anni di Piombo. (Corriere della Sera)