Prezzi al consumo, sprint del carrello della spesa: +2,6% a novembre

Prezzi al consumo, sprint del carrello della spesa: +2,6% a novembre
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DM - Distribuzione Moderna ECONOMIA

A novembre inatteso colpo d’acceleratore del carrello spesa. Secondo le stime preliminari di Istat, i prezzi al consumo del grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) sono saliti del 2,6% rispetto a un anno fa. A ottobre il dato segnava +2%. L’indice generale dell’inflazione su basse annua ha registrato +1,4% da +0,9% del mese precedente. Il rialzo dei prezzi è stato innescato soprattutto dai prodotti alimentari, sia lavorati (da +1,7% a +2,4%) che dai non lavorati (da +3,4% a +4,1%). (DM - Distribuzione Moderna)

Se ne è parlato anche su altri media

Industria: fatturato settembre -0,3%, quinto calo consecutivo Fatturato dell'industria a settembre -0,3%, quinto calo consecutivo (LAPRESSE)

Torna a correre l’inflazione in Italia. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano su base tendenziale da +2,0% a +2,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,0% a +1,8%). (Corriere della Sera)

Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di novembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi), registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dell’1,4 per cento su base annua, dal +0,9 per cento del mese di ottobre. (Lettera43)

Inflazione, in Italia +1,4% a novembre. Segue Eurozona con +2,3%

In buona parte dei grandi Paesi però, incluse Francia e Germania, il dato è stato inferiore alle previsioni. Anche a livello europeo, l'inflazione è tornata a crescere, toccando il 2,3% nell'Eurozona. (QuiFinanza)

Il dato italiano complica i conti delle famiglie in vista del Natale, ma in prospettiva è quello europeo il più importante, perché decisivo per orientare le prossime mosse sui tassi di interesse della Banca centrale di Francoforte. (la Repubblica)

Secondo le stime dell’Eurostat per l’Italia è stato stimato un dato al 1,6%, rispetto al 1% di ottobre, mentre per la Germania le previsioni indicano un 2,4% (dato stabile rispetto al mese precedente). (Italia Oggi)