Maxi frode fiscale sui prodotti informatici: 47 misure cautelari

Milano, 14 nov. Una maxi-frode sul commercio di prodotti informatici, in particolare del marchio Apple, è al centro dell' inchiesta della Procura europea degli uffici di Milano e Palermo che ha portato il gip di Milano, a disporre 47 misure cautelari e il sequestro di oltre 520 milioni di euro con accuse a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode Iva intracomunitaria con fatture inesistenti, riciclaggio e reati fallimentari con l'aggravante di aver agevolato gruppi criminali camorristici e mafiosi. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Palermo. All’alba di oggi, un’importante operazione di polizia e guardia di finanza, sotto la direzione della Procura Europea (EPPO), ha portato all’arresto di 43 persone e al sequestro di beni per un valore di circa 520 milioni di euro. (StatoQuotidiano.it)

L’operazione Moby Dick coordinata dalla procura europea ha coinvolto 195 indagati. C’è anche un palermitano finito in carcere, Antonio Lo Manto, 51 anni, e sono stati eseguiti diversi sequestri anche a Cefalù. (BlogSicilia.it)

Frodi fiscali e metodo mafioso: 200 indagati in tutta Europa, sequestrati oltre 520 milioni di euro (La Stampa)

Le pressioni mafiose per frodare il fisco: «Ho Palermo e Napoli sopra la testa»

I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, riguardano trentaquattro persone finite in carcere, nove agli arresti domiciliari e quattro sottoposte a misure interdittive per evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (Poliziamoderna.it)

È uno dei personaggi chiave dell'inchiesta PALERMO – Il biglietto da visita di Antonio Lo Manto sarebbe stata la sua amicizia con Lorenzo Tinnirello, killer di corso dei Mille, condannato all’ergastolo per un centinaio di omicidi e per le stragi di mafia del ’92. (Livesicilia.it)

A parlare il 10 marzo 2022, mentre era intercettato, è Rodolphe Ballaera, uno della presunte figure di vertice con altri di far parte del gruppo accusato di associazione per delinquere finalizzata ad una maxi evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei proventi. (Giornale di Sicilia)