Liberi i 43 migranti portati in Albania, domani saranno trasferiti in Italia

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LaC news24 INTERNO

Non sono stati convalidati i trattenimenti di tutti e 43 i migranti che erano stati portati in Albania. I giudici della Corte d'appello di Roma, secondo quanto si apprende, hanno sospeso il giudizio e rimesso gli atti alla corte di Giustizia Ue. I richiedenti asilo saranno trasferiti domani in Italia. Anche i precedenti trasferimenti di migranti in Albania organizzati dal Governo - a ottobre e a novembre scorsi - sono stati annullati dalle decisioni dei magistrati della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che non ha convalidato i trattenimenti disposti dalla questura della Capitale. (LaC news24)

Su altre fonti

Anche se, ha promesso, «Palazzo Chigi è già al lavoro per superare anche questo ostacolo». Non sarà semplice. (ilmessaggero.it)

Qui saranno trasferiti nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Palese e saranno liberi di muoversi in attesa della decisione sulla loro richiesta di protezione internazionale. Il viaggio durerà circa 7 ore e terminerà nel porto di Bari. (Liberoquotidiano.it)

Si tratta del terzo no dei giudici al trattenimento nel centro di Gjader. Ha appena lasciato il porto di Shengjin la motovedetta della Guardia costiera italiana con a bordo i 43 migranti trasferiti lo scorso martedì in Albania. (Tiscali Notizie)

La terza bocciatura del protocollo Albania sembra il colpo del ko ma non dovrebbe fermare i viaggi verso il porto di Shengjin e il centro di detenzione di Gjader dei maschi, maggiorenni e in buona salute (ieri si è aggiunto un altro fragile, subito rimpatriato) intercettati da Gdf e Guardia costiera nel Mediterraneo. (il Giornale)

ROMA. La promessa è tanto secca quanto per niente inedita. (La Stampa)

Migranti, Donzelli: toghe non contro governo ma contro Cassazione Roma, 1 feb. "Ho visto dei magistrati ieri sulla vicenda dell'Albania che forse non so se era loro intenzione andare contro le scelte del governo, però li ho visti andare contro le scelte della Cassazione che aveva detto che era compito dei governi stabilire quali erano i paesi sicuri, e non della magistratura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)