Dossier su Jacobs dopo gli ori olimpici. “È un legale a volerlo”
Milano — Correva più lui o chi realizzava i dossier? L’inchiesta sulla banda degli spioni ha permesso di scoprire «intercettazioni illecite» pure sull’oro olimpico Marcel Jacobs e sul suo staff, commissionate dall’ex super poliziotto Gallo su richiesta di un avvocato padovano «in corso di identificazione». Oltre al campione azzurro, nel mirino anche l’allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello… (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Hacker e dossier, gli aggiornamenti in diretta del caso del 31 ottobre. La rete delle cyber-spie su cui indaga la Procura di Milano avrebbe avuto anche una talpa che girava informazioni sulle attività del Centro anti cyber-crime della Polizia Postale. (ilmessaggero.it)
Dopo la vittoria a Tokyo 2021 anche Marcell Jacobs e il suo staff sarebbero stati bersaglio di un tentativo di raccolta di informazioni da parte di Equalize. «Le analisi forensi» dei dispositivi di Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro, sequestrati nell’ambito di un’inchiesta della procura di Torino, «hanno permesso di accertare anche l’interessamento» da parte loro «nel dossier e in intercettazioni illecite» a carico dell’atleta azzurro, l’allenatore, il manager e il nutrizionista commissionate da «Carmine Gallo e richieste da un avvocato padovano, allo stato in corso di identificazione». (ilmessaggero.it)
Irraggiungibile. Offline. (La Stampa)
Spunta anche un dossier sul velocista Marcell Jacobs e il suo staff nell'inchiesta della Dda di Milano su un gruppo di cyber-spie che avrebbe rubato informazioni alle banche dati strategiche nazionali. (La Stampa)
Studi legali o società d’affari. Aziende della logistica. (La Repubblica)
In una conversazione del dicembre 2022 «tra le tante captate sul tema "Russia" e degli attacchi hacker in Italia», il gruppo al centro dell'inchiesta della Dda di Milano «discute sulle proprie attività d'intelligence sul tema e sui ricavi che ne può ottenere anche in relazione ad un mandato che asseriscono provenga direttamente dalla Chiesa». (Corriere Milano)