Il calcio italiano in crisi, debiti e necessità di riforme

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SPORT

Il calcio italiano, un tempo fiore all'occhiello dello sport nazionale, si trova oggi in una situazione di crisi conclamata, con un indebitamento complessivo che ammonta a 5,7 miliardi di euro. Questo dato allarmante, emerso durante gli Stati Generali del calcio italiano al Festival dello Sport di Trento, evidenzia la necessità di un intervento urgente da parte delle istituzioni per evitare che il sistema calcistico collassi sotto il peso dei debiti.

Urbano Cairo, presidente del Torino FC e di RCS MediaGroup, ha sottolineato come la pandemia abbia aggravato una situazione già precaria, con un incremento del debito di 900 milioni di euro solo nell'ultimo anno. Il calcio italiano, nonostante i contributi significativi alla collettività, stimati in circa un miliardo di euro all'anno, non ha ricevuto il supporto necessario per fronteggiare le difficoltà economiche.

La crisi del calcio italiano non si limita ai debiti finanziari, ma coinvolge anche la gestione degli stadi, la tutela dei vivai e la lotta alla pirateria. Gli stadi, spesso obsoleti e inadeguati, necessitano di ristrutturazioni e modernizzazioni per garantire un'esperienza migliore ai tifosi e attrarre investimenti. Inoltre, la tutela dei vivai, fondamentali per la crescita dei giovani talenti, richiede politiche mirate e investimenti a lungo termine.

La lotta alla pirateria, che sottrae risorse vitali al sistema calcistico, deve essere intensificata attraverso misure legislative e tecnologiche.